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IL FATTO
15 Settembre 2023 - 06:00
Smog Torino
Il giorno tanto atteso e temuto è arrivato. Oggi scatta il blocco per i veicoli diesel fino all’Euro 4. Mentre chi ha un mezzo Euro 5 può tirare un sospiro di sollievo. Un po’ meno i circa 2mila piemontesi che avevano acquistato il dispositivo Move-In in vista del blocco dei veicoli diesel Euro 5 previsto proprio per oggi, poi revocato all’ultimo da un decreto del governo. Una spesa di 50 euro (30 euro l’installazione, 20 euro il canone annuale) che rappresenta di certo una grossa beffa per tanti automobilisti, a cui però la Regione sta cercando di porre rimedio rimborsando la spesa.
Stop contestato
Dalle 8 alle 19 di oggi entrano in vigore le misure antismog, già concordate e decise a livello di bacino padano dalle Regioni con il ministero dell’Ambiente, che vietano la circolazione ai veicoli fino agli Euro 4 nei giorni feriali. Stop anche, per tutte le 24 ore e tutti i giorni a ciclomotori e motocicli con omologazione inferiore o uguale a Euro 1. Il provvedimento ha suscitato numerose proteste tra i lavoratori, soprattutto fra gli ambulanti torinesi che sono andati a Roma a protestare dopo aver già manifestato il loro disappunto nei giorni scorsi invadendo piazza Vittorio.
La scatola nera
Un’ulteriore beffa per i cittadini è rappresentata dalla scatola nera che consente ai possessori di veicoli Euro 5 lo sforamento di un certo numero di chilometri all’anno. Ma oggi come oggi è inutile. Che farne del dispositivo acquistato? Chi lo rimborsa? A queste domande ha risposto l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati: «Chi ha acquistato il dispositivo Move-In verrà rimborsato e non è neanche tenuto a restituirlo» ha spiegato, facendo presente inoltre che «l’applicazione sarà comunque attiva in modo che chi vuole può conoscere il suo stile di guida e sapere quanti chilometri percorre».
Insomma, pare che il dispositivo sarà dunque a costo zero per chi ha deciso di acquistarlo attenendosi alle limitazioni imposte dal blocco e poi revocate. Il governo è infatti intervenuto con un decreto che rimanda lo stop delle vetture diesel Euro 5 in Piemonte e che consentirà alla Regione di modificare la delibera con il provvedimento. Dopodiché avrà sei mesi per modificare il piano per la qualità dell’aria. «Verrà composto un gruppo di lavoro condiviso tra Regione, Arpa, esperti del mondo scientifico, e un dirigente per ogni provincia che studieranno le soluzioni» ha spiegato l’assessore all’Ambiente. Il piano della Regione e i ritardi sull’annuncio della revoca del blocco Euro 5 non sono andati per nulla a genio a 5 Stelle, Pd ed Europa Verde.
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