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IL FATTO

Diesel Euro 5, il governo rinvia lo stop: il blocco slitta fino all’autunno 2025

Dalla Regione fanno sapere di aver pronto un pacchetto di nuove misure anti inquinamento

Blocco diesel euro 5

Blocco diesel euro 5

Era nell’aria da giorni, ma l’ufficialità è arrivata solo nel primo pomeriggio di oggi. Il blocco ai veicoli diesel Euro 5 in programma per il 15 settembre è rimandato di almeno due anni. A darne notizia per primo è stato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, subito dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto Legge che rimanda al 2025 il blocco delle vetture diesel Euro5 in 76 comuni del Piemonte. «Il governo è intervenuto con lo strumento del decreto anche al fine di scongiurare una crisi sociale ed economica di famiglie e imprese» spiega Puchetto. «Difendere l’ambiente non vuol dire mettere in difficoltà famiglie e lavoratori con misure inique e demagogiche» gli fa eco il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.


Cosa dice il decreto
Nel dettaglio, il decreto che gli uffici del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica hanno predisposto prevede la revisione e l’aggiornamento dei Piani sulla qualità dell’aria da parte delle Regioni che, nel 2017, avevano firmato l’Accordo di Programma, «al fine di riesaminare i contenuti dei provvedimenti adottati alla luce dei risultati già conseguiti di riduzione delle emissioni inquinanti».

Di conseguenza, le misure di limitazione della circolazione dei diesel Euro 5, potranno essere attuate esclusivamente dal primo ottobre 2024 e, in via prioritaria nei comuni superiori ai 30mila abitanti, «dotati di un’adeguata rete di trasporto pubblico locale e dove ci sono valori inquinanti alti che possono incidere sulla tutela della salute». Si parla invece di obbligo a partire dal primo ottobre 2025, sempre nei comuni superiori a 30mila abitanti.

«Nella redazione del decreto si è tenuto conto anche delle criticità legate all’indisponibilità dei materiali necessari alla produzione di batterie di veicoli elettrici, in grado da assicurare una tempestiva sostituzione dei veicoli “Euro 5”» fa sapere ancora Pichetto. «E abbiamo verificato che la tempistica proposta, non confliggesse con gli obiettivi del Pacchetto UE “For 55%”»

Le nuove misure
Immediata la reazione del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che annuncia «un altro pacchetto di misure per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti».

Non manca poi di sottolineare le misure già messe in campo per abbattere gli inquinanti l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, in questi mesi oggetto di minacce e insulti sui social. «L’assessore all’ambiente Matteo Marnati illustra i provvedimenti già messi in campo per ridurre le emissioni inquinanti e anticipa alcune misure che saranno messe in campo nelle prossime settimane. «Altri 749 mezzi saranno sostituiti entro il 2024 e abbiamo prorogato gli incentivi regionali per la sostituzione di stufe e impianti di riscaldamento inquinanti su cui abbiamo investito complessivamente 9 milioni di euro». A questo si aggiungono gli interventi del superbonus 110 per cento che contribuiscono alla riduzione delle emissioni generate dagli edifici. «Ora, come richiesto dal governo, siamo pronti per rivedere il piano tutela dell’aria del 2019» conclude l’assessore, per integrarlo con misure alternative e più efficaci al blocco dei diesel Euro 5».


Le reazioni
«Una transizione green fatta sulla pelle dei cittadini ci vedrà sempre contrari» commenta la senatrice piemonte di Fratelli d’Italia Paola Ambrogio. «Il Governo ha dimostrato ancora una volta di essere a fianco dei territori evitando penalizzazioni ingiustificate per aree del paese che subiscono le conseguenze di una legislazione europea punitiva» rimarcano gli eletti di Forza Italia di Torino, insieme al capogruppo di Forza Italia Paolo Ruzzola. «Ora occorre investire su soluzioni strutturali per ridurre il traffico, come la Tav e la Tangenziale est» sppiega l’assessore alla Semplificazione della Regione Piemonte Maurizio Marrone.


Le polemiche
«Rimandare il blocco dei diesel al 2025 è la sconfitta di tutti, non la vittoria di qualcuno. Cirio e Pichetto dovrebbero capirlo entrambi» tuona il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi. «C’è voluto l’intervento del Governo Meloni per porre rimedio al gran pasticcio dell’anticipo del “blocco” » sottolinea Daniele Valle (Pd) vicepresidente del consiglio reigonale

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