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IL FATTO
07 Settembre 2023 - 05:28
Dopo giorni di pressing e interlocuzioni, il governo è pronto a varare il decreto che proroga lo stop dei diesel Euro 5. Stando alle prime indiscrezioni, la misura riguarderebbe non solo le vetture del Piemonte - come inizialmente si era pensato - ma quelle di tutto il Bacino Padano. Sembra inoltre che l’obiettivo sia quello di arrivare a rimandare il blocco fino al 2030, compensando con altre misure anti inquinamento le emissioni dei diesel Euro 5 che continuerebbero a circolare.
«Continua il lavoro con il Governo, la soluzione è vicina» fa sapere il presidente della Regione, Alberto Cirio, ieri a Roma insieme al suo assessore ai Trasporti Marco Gabusi. Ufficialmente i due erano nelle Capitale per presentare alla stampa estera il Festival nazionale delle Regioni e delle Province Autonome che si terrà a Torino, ma non è mancata l’occasione per rinnovare al governo la necessità di un intervento tempestivo.
Continua il lavoro con il Governo, la soluzione è vicina
La Regione dal canto suo ha già pronto un dossier tecnico in cui ribadisce la possibilità di mettere in campo misure alternative allo stop delle auto per abbattere gli inquinanti. «Sulla base del confronto in atto è verosimile che nella prossima settimana si possa evitare il blocco dei veicoli Euro 5» conferma anche il ministro per le Imprese Adolfo Urso, nel corso del question time ieri alla Camera. «Grazie a Fratelli d’Italia siamo riusciti a far fare retromarcia a questa norma un po’ fanatica e discriminatoria» commentano tramite una nota il deputato e senatore piemontese Fdi Fabrizio Comba e Gaetano Nastri.
«Sono pronto con un decreto che porterò al Consiglio dei ministri» ha dichiarato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, a margine di un convegno a Roma. «Il decreto prevede una serie di azioni di blocco delle azioni della delibera regionale e una ripresa degli accordi del 2017, con una verifica dello stato di attuazione e del cronoprogramma dei nuovi interventi a partire dal 2024».
Immediate le reazioni delle associazioni di categoria, da mesi appese a un filo. «Il dialogo è stato molto serrato in queste settimane» racconta la presidente dell’Ascom Torino e provincia Maria Luisa Coppa. «Abbiamo lavorato senza dare troppo clamore e coinvolgendo tutti i comparti interessati - prosegue -. Dagli autotrasportatori agli agenti di commercio, dagli ambulanti ai commercianti, che vedono nel blocco un freno allo spostamento dei clienti, fino a tutti coloro che devono ritirare e consegnare le merci».
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Manca solo l’atto ufficiale. «È è il minimo indispensabile, ma non basta» tuona da Torino il presidente della Confesercenti Giancarlo Banchieri. «Imprese e cittadini hanno bisogno di certezze» chiosa. E il suo appello potrebbe essere esaudito già nella giornata di oggi.
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