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IL CASO

Euro 5 verso la proroga, misure contro lo smog per liberare i diesel

L’Arpa ha già ricevuto mandato di studiare soluzioni alternative per compensare il mancato blocco dei diesel

controlli vigili urbani

Blocco diesel euro5

Pare che sia questione di giorni per vedere scomparire lo spettro del blocco ai veicoli Euro 5 in Piemonte. La cautela è d’obbligo, ma quel che è certo è che la Regione non si sta risparmiando per evitare lo stop. L’incontro decisivo per le sorti degli automobilisti è in programma per giovedì quando il tema verrà discusso nuovamente durante il Consiglio dei ministri.

Nel frattempo, l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha già ricevuto mandato di studiare nuove misure che possano compensare il mancato stop dei diesel. Da un lato, si pensa di incrementare alcune azioni già inserite all’interno del Piano di ripresa e resilienza nazionale. Il focus principale dovrebbe riguardare lavori di efficientamento energetico degli edifici e la sostituzione massiccia dei bus del trasporto pubblico locale. Ma non è finita qui. La parte del leone la farà la sostituzione delle autovetture. Ed è qui che il governo dovrebbe intervenire con nuovo finanziamenti, al momento non ancora quantificati. In ogni caso, la parola d’ordine è compensazione. Se il blocco degli Euro 5 slitterà, come sembra, sarà inevitabile compensare con altre misure per abbattere gli inquinanti.

In ogni caso, la proroga del blocco agita le fila del centrodestra. Nella giornata di ieri, la Lega di Matteo Salvini ha fatto sapere di aver presentato una mozione «che impegna il governo ad impedire il blocco anticipato delle vetture euro 5 e a trovare soluzioni alternative che garantiscano il rispetto dei limiti previsti dalla direttiva europea sulla qualità dell’aria».

Un atto che ha, tra le altre cose, anche lo scopo di rivendicare la paternità della battaglia contro lo stop. «Sorprende che, mentre la Lega lavorava a tutti livelli, interessando anche il vicepremier Salvini, la sinistra, ideatrice di queste politiche green folli dall’impatto devastante per lavoratori e imprese, che peraltro è stata al governo della regione Piemonte quando l’accordo sull’anticipo di queste misure è stato sottoscritto nel 2017, abbia cercato in modo risibile di utilizzare questo tema contro il Governo regionale di centrodestra» commenta Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega e primo firmatario della mozione.

«Altrettanto sorprendenti sono state anche alcune dichiarazioni di membri della maggioranza del governo regionale e nazionale che sono sembrati far opposizione a se stessi» aggiunge e la stoccata è diretta a Fratelli d’Italia. «Dichiarazioni rimaste tali perché non è seguito alcun atto concreto a differenza di quanto ha fatto la Lega immediatamente alla riapertura degli uffici della Camera» conclude piccato Molinari.

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