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L'ALLARME
26 Settembre 2023 - 07:30
Nonostante gli annunci altisonanti e l’Europa che ci mette pressione, l’auto elettrica stenta a prendere piede in Italia e in Piemonte, tra prezzi esorbitanti e infrastrutture ancora in fase embrionale. Lo confermano anche le parole del ministro all’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato a margine dell’accordo tra Birago e Ford Authos. «Gli incentivi del governo per le auto elettriche non sono stati nemmeno usati, ne abbiamo avanzati, qualche motivo ci sarà» ha detto Fratin al termine della conferenza.
Il ministro ha appena firmato il decreto di sospensione del blocco degli Euro 5 in Piemonte: «Ora ci penserà la Regione a prendere i provvedimenti» ha sottolineato il responsabile del dicastero all’Ambiente.
Oltre all’elettrico, sul tavolo decisionale del governo si sta discutendo anche dell’introduzione di altre fonti di energia: «Le rinnovabili non sono sufficienti a soddisfare il patrimonio energetico del nostro Paese» ha spiegato Fratin che torna a guardare al nucleare come soluzione necessaria per soddisfare il fabbisogno energetico nazionale.
«Nel referendum - ricorda - fu chiesto agli italiani di esprimersi sul nucleare di prima e seconda generazione, quello di Chernobyl per intendersi. Ora le cose sono molto cambiate: penso a piccole centrali sostenibili» ha detto il ministro, originario di Veglio, in provincia di Biella, che in questi giorni ha a che fare con grattacapi che riguardano tutto il Paese. Come la decarbonizzazione di Acciaierie d’Italia a Taranto, che hanno richiesto un intervento economico per scongiurare la chiusura: «E’ un tema che dura da tanti anni - ha spiegato -, ma se vanno avanti ci sarà la copertura finanziaria».
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