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Le stagioni

L'autunno trasforma Torino in un luogo magico

La stagione più bella nella città tra le più eleganti e austere dello Stivale

Torino

Ammantata dall'autunno

Con l’inizio dell’autunno in città è arrivata un’atmosfera magica: il sole ha cambiato la sua luminosità, le ombre si fanno più raggianti, l’aria con le prime brezze diventa più fresca e leggera, le tonalità dei colori delle foglie degli alberi virano dal verde a tutte le sfumature più calde. L’autunno è la stagione più affascinante e romantica, ideale per gli stati d’animo più intimi e malinconici, porta con sé tutto il significato della vita. La fase autunnale, nel ciclo naturale della variazione delle stagioni, ricorda appieno il percorso esistenziale dell’uomo. “Le foglie morte” sono da sempre fonte d’ispirazione nel mondo dell’arte. Dalla omonima e famosa poesia di Jacques Prévert, nostalgia di un indimenticabile amore passato, alla poesia essenziale “Soldati”, di Giuseppe Ungaretti, che con la metafora delle foglie ingiallite dal freddo, descrive in maniera ineffabile la precarietà della vita dei militari in guerra. Un altro grande poeta francese Paul Verlaine, ci lasciato una bellissima “Canzone di Autunno”, che come una melodia struggente inizia con il malinconico suono dei violini.

E a proposito di musica non possiamo dimenticare l’evocazione dei colori autunnali di Antonio Vivaldi nel terzo concerto delle sue “Quattro Stagioni”. Anche nelle arti figurative i colori della stagione autunnale hanno stimolato grandi artisti come Egon Schiele e Vincent Van Gogh che nelle loro intense opere pittoriche multicolore, ci trasmettono emozioni incantevoli con i colori marci dell’autunno. La natura, con gli alberi pronti a cambiare abito in poche settimane, diventa padrona della scena sia nel paesaggio urbano che fuori città. La suggestiva trasformazione dei colori delle foglie degli alberi, chiamato foliage, che prima di cadere si infiammano e passano dai toni del verde al giallo, dal rosso al viola con tutte le sfumature rosse e arancio, fino al marrone. La messa in scena del foliage autunnale, inafferrabile e cangiante con tutte le sue nuance, rende Torino ancora più bella. È la città italiana con più aree verdi, oltre i parchi e i giardini cittadini, i viali alberati ricoprono una lunghezza di 320 chilometri. Platani, tigli e aceri sono maggiormente presenti nei viali e incorniciano elegantemente, con lunghi rettilinei alberati, le infrastrutture stradali, automobilistiche e del trasporto pubblico su rotaia.

Anche in collina e lungo il Po gli alberi e i giardini della città sono infiammati dai colori autunnali sottolineando la forte presenza della natura. In questo periodo le chiome degli alberi in città, con i colori delle sfumature autunnali, si combinano con i colori caldi delle facciate dei palazzi d’epoca in un mix straordinario di foglie dorate e colori caldi che suscitano sensazioni di piacevole energia, una percezione di calore che anche se l’estate è ormai archiviata, ci mette di buonumore. Per ammirare il fogliame autunnale fuori città, ma senza partire per il Vermont, si può organizzare tra settembre e ottobre una gita sul famoso “Treno del foliage”, che percorre zone di alto valore paesaggistico tra Piemonte e Lombardia fino ad arrivare a Locarno, attraverso boschi e vallate con scorci panoramici affascinanti. Il turismo del foliage, tocca anche altri territori che meritano una passeggiata nella natura. L’Oasi Zegna nelle alpi biellesi, con i suoi boschi di faggi e castagni propone percorsi immersi nella natura pieni di suggestioni. Infine, andar per Langa, può regalare spettacoli della natura incredibili. Castelli e borghi medievali vengono incorniciati da colline, vallate, foreste e vigneti che si tingono di tutti i colori.

Paolo Palamà

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