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L'INAUGURAZIONE

Nasce "Piazza Piemonte", il grattacielo della Regione cambia indirizzo

Anche una scultura "Toh" vicino all'ingresso del grattacielo. Il presidente Cirio: "Presto aumenteremo l'illuminazione". Lo Russo: "Rilanciamo il quartiere partendo da Palazzo del Lavoro".

Nasce "Piazza Piemonte", il grattacielo della Regione cambia indirizzo

E' stata appena inautgurata "piazza Piemonte", il nuovo spazio di fronte al grattacielo della Regione, area urbana aperta alla cittadinanza. Grazie alla decisione della Commissione toponomastica del Comune di Torino da oggi la sede del palazzo del governo regionale non è più in via Nizza 330, ma in piazza Piemonte 1, indirizzo che verrà indicato anche in tutti gli atti e i documenti ufficiali dell’ente.
La cerimonia di intitolazione e di svelamento del nuovo cartello toponomastico si è svolta alla presenza del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, del vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori Chiara Caucino, Vittoria Poggio, Marco Protopapa e Andrea Tronzano, del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, della presidente della Consiglio regionale Maria Grazia Grippo.

"A giugno 2019 eravamo in difficoltà, dovevamo traslocare quasi 2mila persone da uffici di 24 sedi regionali, ma ce l'abbiamo fatta a compattarle tutte in questo grattacielo che non inquina" ha sottolineato il presidente Cirio. "Questa sarà la piazza di tutti i piemontesi, - ha aggiunto -, e presto questo spazio sarà maggiormente illuminato".
"C'è stato un cordo all'unanimità per chiamare così questa piazza" ha commentato il sindaco Lo Russo. "Questo quartiere - ha aggiunto - ha davanti a sé una grande prospettiva urbanistica: la prima opera da riqualificare è Palazzo del Lavoro e il progetto madre è la città della Salute che deve sorgere quanto prima. Di fronte a questi progetti bisogna fare squadra. Prendiamoci come impegno la riqualifica del Lingotto". 

Si comincia da Torino con la posa del Toh ideato e realizzato da Nicola Russo, designer e direttore creativo, che si ispira al celebre simbolo della città di Torino, il Torét. Un progetto creativo indipendente che immagina il toro, normalmente “chiuso” all'interno della celebre fontana, rompere il metallo e uscire fuori, per ricordare l'importanza del coraggio di agire per cambiare le cose, e per sottolineare che a volte rompere gli schemi, mettersi in gioco è la strada giusta per poter guardare con fiducia al futuro e raggiungere risultati. 
«Toh è un manifesto di rinascita e inclusione. Un'opera identitaria sempre pronta al dialogo con la città e le persone, che non lascia mai il passato ma che evolve per accogliere il futuro. Un’opera di coraggio, perché senza coraggio non c’è futuro» spiega l’artista che ha deciso di devolvere alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo, parte dei ricavi del progetto: in meno di due anni sono già stati raccolti oltre 50 mila euro.

Il Toh di piazza Piemonte si aggiunge agli altri 6 già presenti in città: a Porta Susa per accogliere i turisti che arrivano nella nostra città, al Museo del Risorgimento dove ricorda a tutti che il 17 marzo 1861 l'Italia è nata qui a Torino, nel cortile del Politecnico di Torino, una delle eccellenze del nostro territorio e a Candiolo per supportare la ricerca e per sottolineare l’importanza della charity partnership. L’opera è realizzata in vetroresina fasciata a mano, la base è in metallo verniciato e all’interno è dotato di armatura per essere in linea con le normative dell'arredo urbano. E’ alta circa 2 metri e pesa circa 250 chilogrammi, con un ingombro al suolo di 1,8 metri quadrati.

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