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LA STORIA

«Riporteremo sul Sommeiller la croce distrutta dai vandali»

Ecco chi aveva costruito e portato fino a quota 3.333 metri la croce distrutta dai vandali: «Ne porteremo un'altra»

croce sommeiller

La croce era stata portata sul Sommeiller di proprietari di un camping di Bardonecchia ma è stata distrutta dai vandali

«Ricostruiremo e riporteremo sulla Punta Sommeiller la croce distrutta dai vandali». Roberto Carena è arrabbiato e deluso: la croce che è stata gettata in un dirupo nei giorni scorsi, era stata realizzata da suo figlio, il 16enne e apprendista falegname Gioele, e portata fino a quota 3.333 metri, nell’agosto del 2022, da loro e da un gruppo di amici. Una piccola “impresa”: «Quella croce - spiega - pesava 40 chili. L’abbiamo suddivisa in pezzi e l’abbiamo portata fin lassù in spalle, dormendo anche una notte in un bivacco». Ora la croce non c’è più: sradicata e buttata, insieme al diario di vetta, in un crepaccio.

Il momento in cui la croce è stata posizionata al suo posto, nell'agosto del 2022

Ma perché era stata portata lassù? Roberto Carena, 53 anni di Torino, è un camionista ma ha anche un secondo lavoro: con alcuni soci, gestisce il campeggio Pian del Colle di Bardonecchia, una struttura che lo scorso anno ha affrontato qualche difficoltà imprevista: «Era inagibile per dei lavori che ci hanno creato parecchi problemi - ricorda - e si sono prolungati molto oltre il termine previsto». Una serie di disavventure ed è nata l’idea di realizzare e portare una croce su Punta Sommeiller, a quota 3.333 metri: quasi un ex voto. «È stata una piccola impresa - ricorda Carena - e forse ci ha anche aiutato, visto che abbiamo poi riaperto a novembre». La croce era molto solida: «Impossibile che sia stata divelta dal vento, era piantata in terra e c’erano pietre per circa un metro a tenerla ferma. Può essere stata solo una persona». Carena ha un sospetto: «Tempo fa c’è stata una polemica in Italia sulle croci sui monti, forse si tratta di qualcuno che non la voleva. Se lo vedessi, gli direi solo che se proprio non può rispettare il simbolo, almeno rispetti chi l’ha costruito e portato su». Ora la promessa: «Questo inverno la ricostruiremo - promette Carena - e il prossimo anno, appena il meteo lo permetterà, la riporteremo in vetta».

La croce, pesante 40 chili, era stata suddivisa in pezzi e portata in spalla a quota 3.333 metri


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