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Un fenomeno in aumento
03 Novembre 2023 - 06:50
Mentre in Italia la carenza di medici diventa endemica, pressoché ovunque, continua la fuga non solo dei “camici bianchi” all’estero ma anche degli studenti di Medicina che non sono riusciti ad accedere alle facoltà italiane, falcidiati al test d’ingresso. Nonostante la “rivoluzione” introdotta da quest’anno accademico con il Test OnLine Cisiac, acronimo Tolc, che ha visto quasi 80mila richieste alle nuove prove di ammissione per Medicina, Odontoiatria e Veterinaria nella consueta pioggia di polemiche e ricorsi, quella degli esami d’accesso al sogno di una carriera con il “camice bianco” resta un ostacolo difficile da superare. E dopo la «strage» che, solo lo scorso anno, aveva visto tornare a casa con la coda tra le gambe almeno tre studenti su quattro - 10mila in più rispetto al 2021 - molti hanno preso la strada dell’estero. Albania e Romania ma anche la Bulgaria, oltre la Francia, compaiono tra le mete preferite per ovviare allo sbarramento del “numero chiuso” in Italia. Una buona fetta degli oltre 56mila universitari italiani che, si stima, abbiano scelto un’altra nazione per studiare qualunque materia. O, anche solo, cercare una porta d’ingresso meno stretta della nostra. Tanto che sul web, ormai, fioccano le proposte di vere e proprie agenzie che, tra alloggio e spese, propongono pacchetti anche da 9mila euro per un solo anno.
Medicina a Tirana
Quasi in 700, nei mesi scorsi, hanno provato ad accedere a quella di Tirana come si apprende dalle graduatorie pubblicate dai candidati, pochi giorni fa, su Facebook. A disposizione per il nuovo anno accademico all’Università privata “Nostra signora del Buon Consiglio” dove le lezioni sono in italiano, con docenti della Sapienza, c’erano circa 240 posti tra Medicina, Farmacia, Fisioterapia e Scienze infermieristiche: nel primo caso hanno tentato in 476 per 100 posti oltre a 35 richieste di trasferimento dall’Italia, nel secondo 43 domande per 37 posti, negli ultimi due circa 134 iscritti per meno di 80 immatricolazioni.
Bulgaria e Romania
Chi sceglie la Bulgaria lo fa per le stesse ragioni. Anche Sofia, infatti, è una delle mete di riferimento per gli studenti italiani che non riescono a superare il test d'accesso della facoltà di Medicina in Italia e ripiegano sulle alternative all'estero pur di realizzare il loro obiettivo. Il costo è di circa 8mila euro solo per l’Università ma la vita ha un costo medio di circa 500 euro al mese, compreso l’affitto. Un'altra destinazione possibile è la Romania. Arad, Timisoara, Bucarest, solo per indicare le mete più gettonate, sono tra le città che offrono maggiori possibilità ai ragazzi che scelgono di studiare fuori dall’Italia. Proprio per questo si è venuta a creare una rete di agenzie che fornisce assistenza e supporto pratico agli studenti.
Gli ultimi test
Scorrendo le graduatorie dei test, si scopre che sopra la sufficienza - il punteggio minimo per accedere - sono circa 17mila candidati, a fronte di 80mila domande e 19mila posti a disposizione: insomma, il numero chiuso non solo fa strage di candidati, ma non aiuta neppure a coprire il fabbisogno. In Albania, invece, il test è considerato molto più abbordabile, essendo privo delle domande di logica spesso assurde, come quelle che potete leggere nel pezzo qui sotto, e soprattutto dopo un solo anno, anche in virtù di una sentenza del Tar, ci si può trasferire in una università italiana senza dover sostenere alcun altro test.
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