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L'EVENTO
08 Novembre 2023 - 20:39
Se vino, tartufi, caffè e cioccolata hanno già conquistato il mondo partendo da Torino e dal Piemonte, ormai da tempo, la nuova frontiera per le esportazioni si conferma quella dei mercati del lusso. Capita sempre più spesso, infatti, che a “competitor” d’alta gamma e rinomati “brand” internazionali si affianchino iniziative imprenditoriali di prestigio che nascono, letteralmente, nella bottega sotto casa o da un’intuizione che si dimostra vincente nel laboratorio di un artigiano all’ombra della Mole Antonelliana.
Piemonte di lusso
Come quelle che hanno scelto di “mettersi in vetrina” negli aulici saloni della Reggia di Venaria per mostrarsi ad oltre una ottantina di imprese provenienti dai quattro angoli del mondo per la seconda edizione di “Experience Piemonte: Luxury, Design, Wellness, Taste”. Un elenco con cui, più o meno in quest’ordine, si possono declinare i settori d’eccellenza nostrana, quali arredo, moda e accessori, gioielleria, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere, per le cui aziende sono stati organizzati più di 700 incontri commerciali per avviare collaborazioni esclusive.
Mercato d’oro
Un mercato d’oro che ha generato almeno 7,8 miliardi di euro per le aziende che esportano dal Piemonte solo nel primo semestre dell’anno e pari al 24% del totale dell’export. Le stesse che, ieri, hanno iniziato a confrontarsi con potenziali partner provenienti da Europa, Usa, Canada, Paesi del Golfo, Nord Africa, Sud Est Asiatico. Rispetto al 2022 la “fiera del lusso” conta il 20% in più di aziende piemontesi e operatori stranieri.
Affari in crescita
«È la conferma di come il Piemonte e le sue produzioni di alta qualità e di nicchia, siano una destinazione di business apprezzata dagli operatori esteri del lusso» sottolinea l’assessore all’Internazionalizzazione della Regione, Fabrizio Ricca, mostrando i più recenti risultati degli stessi comparti, che stanno conoscendo una crescita dell’esportato pari al 24,5% solo nel tessile mentre l’agroalimentare segna un aumento delle vendite all’estero del 13%.
Personalizzabile come una Ferrari
Una giacca in “materiale tecnico” o un’altra in raffinato cachemire che, già solo al tatto, fanno intuire la leggerezza per cui si contraddistinguono, sebbene possano riparare dal freddo con la stessa aderenza e il conforto di un abbraccio. Personalizzabili, oltretutto, fino al più piccolo dei particolari. «Proprio come quando si acquista una Ferrari» sottolinea Alessandro Ugliola che a “Experience Piemonte” ha portato alcuni capispalla della sua Skudomade. Ben consapevole di quali siano le potenzialità del prodotto e l’attenzione che i mercati esteri danno alla qualità, alla cura e alla passione dell’alta sartoria artigianale nostrana. Potendo contare, però, anche su materiali e tecnologie quasi inimmaginabili soltanto fino a pochi anni fa.
«All'estero chiedono alta qualità e cura dei dettagli»
«L’intuizione mi è venuta dopo aver frequentato lo Ied e lavorando sui nuovi materiali “tecnici” che possono essere tranquillamente utilizzati per prodotti non solo destinati agli sportivi o a particolari categorie di persone» spiega il fondatore e amministratore delegato di Skudomade, che ha sfilato anche per Pitti Uomo a Firenze, mostrando un catalogo di capi che spaziano dal capottino più elegante da abbinare anche ad un abbigliamento formale, passando per il giacchetto sportivo fino o il tradizionale “trench” rivisitato con un taglio più moderno attuale, fino al giaccone al cui interno c’è la sorpresa che nessuno si aspetterebbe. E di cui è davvero difficile accorgersi considerando solo il peso o lla consistenza dei tessuti. «Una fascia riscaldante collegata a una batteria che l’alimenta in una tasca» rivela Alessandro Ugliola, specificando proprio come l’attenzione al dettaglio, «a quel particolare in più» ma anche la possibilità di «crearsi il proprio modello su misura», siano molto richieste all’estero.
Integratori d'alta gamma
Quattro anni di studio in laboratorio, proprio alle spalle del bancone di una farmacia di Torino. E, poi, una ricerca sempre più articolata e profonda, l’analisi dei primi risultati che conferma come la strada sia quella giusta, se combinata «guardando al di là delle strategie di puro marketing». Ed è quest’ultima secondo Paolo Lorenzetti e Alessandro Rondolotti la chiave fondamentale che distingue gli integratori di Lulylab da altri prodotti già sul mercato. «Vendute a fasce di prezzo molto “popolari” e con accattivanti pubblicità televisive che, però, alla prova dei fatti dimostrano di non garantire altro se non la convinzione di fare qualcosa per il proprio benessere. E penso a prodotti molto in voga, anche oggi, come la melatonina per facilitare il sonno o alcuni prodotti a base di valeriana e altre erbe» spiegano Lorenzetti e Rondolotti nell’attesa che si aprano gli incontri commerciali di “Piemonte Experience”.
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