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Allarme all'Università di Torino e Mole Antonelliana occupata

«A Palazzo Nuovo terroristi di Hamas» e domani rischio scontri con gli studenti

Stasera in collegamento con gli studenti che occupano le Facoltà, parlerà la guerrigliera pro Hamas Leila Khaled. Il Rettore Geuna: "Non c'è alcuna autorizzazione da parte dell'Ateneo"

La Mole Antonelliana

La Mole è stata occupata

C’è qualcosa di più e di diverso dal solidarizzare con chi manifesta per i bimbi intrappolati nella Striscia di Gaza, nei gruppi che due giorni fa e ieri hanno occupato Palazzo Nuovo e poi la Mole Antonelliana. I giuristi di casa nostra, volendo, potrebbero anche ipotizzare il «concorso esterno» all’organizzazione terroristica, un reato applicato alle mafie. Stupore e preoccupazione per ciò che sta accadendo in città, è stato espresso ieri dalla senatrice di Italia Viva (già Pd) Silvia Fregolent: «Lascia allibiti e indigna - ha detto la parlamentare - che all’interno di un’università italiana venga invitata a parlare chi è parte di un’organizzazione classificata come terroristica dall’Unione europea, da Israele e dagli Stati Uniti».

Il riferimento riguarda il collegamento via Internet da un’aula dell’Università occupata dove era in corso un’assemblea di studenti, con Leila Khaled, componente del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, presente via web all’iniziativa di “Università occupata, Palestina libera. Il collegamento, ha spiegato il Rettore Stefano Geuna, «non è stato autorizzato da questo Ateneo». «Parliamo - ha aggiunto Fregolent - di chi è stata protagonista dei dirottamenti aerei nel 1969 e nel 1970 e che è già stata respinta dalle autorità italiane.

IL RETTORE STEFANO GEUNA

La libertà di esprimere le proprie idee e di confrontarsi in merito agli scenari internazionali non può prevedere, mai, la violazione delle leggi, l’incitamento alla violenza e all’uso delle armi». E dopo l’occupazione della Mole di ieri (durata però pochi minuti), gli studenti anti Israele (e pro Hamas) si sono allontanati e dispersi. Ma l’alta tensione in città continua e potrebbe avere proprio oggi il momento più difficile nel corso della manifestazione studentesca, indetta in contemporanea con quella dei sindacati. I due cortei, infatti, potrebbero incrociarsi nelle vie del centro città e la polizia teme possibili scontri.

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