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Signal for help

Violenza: c'è un segnale segreto che può salvarti la vita. Ecco qual è

In questo modo una 19enne ha fatto arrestare lo stupratore che la minacciava

Violenza: c'è un segnale segreto che può salvarti la vita. Ecco qual è

Per una vittima di violenze domestiche, o sotto la minaccia di una aggressore, non è semplice chiedere aiuto. Esiste però un codice, un segnale che si confonde con un saluto e che può consentire a molte donne di salvarsi. Una ragazza di 19 anni, in questo modo, l'altra sera, è sfuggita a una violenza sessuale.

In Rete lo si trova come "Signal for Help": è un segnale visuale utilizzato come forma di soccorso per le vittime di violenza domestica o di genere. È una mano chiusa con il pollice all'interno del pugno e gli altri quattro dita sovrapposte al pugno. La mano viene solitamente alzata verso una telecamera durante una videochiamata o in una foto condivisa online. Questo gesto è un modo discreto per segnalare che qualcuno si trova in una situazione di pericolo e ha bisogno di aiuto.

Anche in un locale, o in pubblico, è possibile utilizzare questo messaggio senza destare sospetti: se l'aggressore o la minaccia sono per esempio alle spalle della vittima, non possono rendersene conto.

L'idea dietro il "Signal for Help" è offrire alle persone in situazioni difficili un modo di comunicare il loro bisogno di assistenza senza dover parlare apertamente. Questa iniziativa è diventata particolarmente importante durante la pandemia di COVID-19, quando molte persone sono rimaste intrappolate in situazioni di violenza domestica con limitate opportunità di cercare aiuto in modo discreto.

Secondo i dati dell'Agenzia di Stampa Ansa, nel periodo tra marzo e maggio 2020 erano più che raddoppiate le richieste (+119%) di aiuto al 1522, ossia il numero antiviolenza del Dipartimento Pari Opportunità, rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre erano triplicate quelle via chat.

Poche sere fa, a Milano, una ragazza era in compagnia di un giovane che l'aveva già palpeggiata e aveva minacciato di "farla a pezzi" se avesse provato a fuggire. Entrata in un McDonald, sempre con l'aggressore alle spalle, la giovane ha fatto il "signal for help" alla commessa, la quale ha chiamato la polizia.

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