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Saranno erogati da Finpiemonte
24 Novembre 2023 - 06:00
Saranno aiutate 500 persone
La Regione Piemonte scende in campo contro l’usura, e lo fa fa erogando 1,5 milioni di euro direttamente per le persone che si trovino in condizioni di sovraindebitamento e siano quindi esposti all’estorsione della criminalità. Infatti è stata approvata all’unanimità ieri mattina in Commissione Legalità (presidente Giorgio Bertola, vice presidenti: Mauro Salizzoni e Giovanni Battista Poggio), la proposta dell’assessore alla Legalità e AntiUsura Maurizio Marrone, per il “Fondo regionale 23-25 per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni dell’usura, dell’estorsione e del sovraindebitamento e per la solidarietà alle vittime”, istituito presso Finpiemonte (presidente Michele Vietti) e l’approvazione delle misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura.
MAURIZIO MARRONE
«Combattere l’usura è un dovere di civiltà: ogni euro investito nel fondo si metterà tra i nostri concittadini rovinati dai debiti e le mafie che speculano sulla sofferenza e l’angoscia della crisi economica - ha dichiarato l’assessore Maurizio Marrone -. A queste organizzazioni criminali muoveremo sempre guerra senza compromessi e con ogni strumento possibile». Nel concreto la Regione Piemonte stanzia una quota di 348mila euro per sostenere i costi di avvio della procedura di composizione delle crisi da «sovraindebitamento» e di «esdebitazione del sovraindebitato incapiente» da parte di soggetti privi della disponibilità immediata. Per questi casi sarà previsto un contributo a fondo perduto di 1.200 euro a testa, che permetterà agli Occ (Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento) iscritti nel Registro del Ministero della Giustizia, di iniziare immediatamente ad aiutare la persona che si trovi in difficoltà.
GIORGIO BERTOLA
La seconda quota, di 1,152 milioni di euro è destinata al sostegno del percorso di uscita dallo stato di sovraindebitamento. In questo casoalle vittime verrà erogato un contributo a fondo perduto di 4mila euro a testa per sostenere concretamente il loro percorso di uscita dal sovraindebitamento. In linea teorica dovrebbero usufruire del fondo anti usura, quantomeno 500 persone nel solo Piemonte. Usura ed estorsione sono fenomeni spesso difficili da individuare, che colpiscono imprenditori, famiglie e commercianti. I dati diffusi dalla Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, dicono che nel 2022 in Piemonte la media di indebitamento è stata di 33mila euro, di poco superiore alla media nazionale.
MAURO SALIZZONI
E questo nonostante il prefetto Donato Giovanni Cafagna , Regione Piemonte, Città Metropolitana, Abi e Camera di Commercio abbiano sottoscritto nel dicembre del 2020 un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura. Oggi per cittadini e imprese esistono validi strumenti di aiuto per affrontare le situazioni più gravi, ottenere finanziamenti e bloccare le procedure di pignoramento. Il che fornisce alle banche garanzie sui prestiti alle persone in difficoltà.
IL PREFETTO DONATO GIOVANNI CAFAGNA
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