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I controlli

Blitz della Finanza nei negozi di abbigliamento

Multe salate per una nota catena che ha nove punti vendita fra Torino e provincia. E respinge le accuse

Maxi blitz della guardia di finanza nella catena di negozi Piazza Italia

Il negozio Piazza Italia al centro commerciale Parco Dora di Torino

Maxi operazione della Guardia di finanza di Torino in Piemonte, Liguria e Lombardia: le Fiamme gialle hanno scoperto che 237 lavoratori lavoravano in modo irregolare all’interno di Piazza Italia, nota catena di distribuzione di abbigliamento con decine di negozi in tutta Italia (nove solo fra Torino, Carmagnola, Nichelino, Settimo, Ciriè, Collegno, Moncalieri e Pinerolo).

È stato proprio il personale dipendente a richiedere l’intervento della finanza, segnalando ai militari del Gruppo di Orbassano che qualcosa non tornava nelle prestazioni richieste e nelle relative retribuzioni.

Secondo i documenti acquisiti dai finanzieri dai punti vendita e dagli uffici di Piazza Italia di Piemonte, Liguria e Lombardia, numerosi lavoratori erano stati inquadrati con la qualifica di “apprendistato professionalizzante”, senza che il datore di lavoro avesse predisposto il necessario affiancamento di un tutor aziendale. Così la società avrebbe risparmiato 1 milione e 200mila euro dal punto di vista retributivo, contributivo, assicurativo e fiscale. Non solo: ad alcuni dipendenti, impiegati come “gerenti di filiale”, non venivano quantificate e retribuite le ore di straordinario.

In tutto le accuse riguardano 237 posizioni lavorative, che riguardano persone italiane e straniere su più anni: la guardia di finanza le contesta ai tre rappresentanti legali della società, oltre al direttore del personale e al procuratore speciale, nei cui confronti sono già scattate sanzioni amministrative per un totale di 120mila euro. Dal punto di vista penale non ci sono contestazioni ma ora gli atti passeranno all'Inps: i vertici di Piazza Italia rischiano ulteriori sanzioni ancora più alte.

In serata Piazza Italia ha inviato un comunicato stampa con cui ammette di aver ricevuto «un verbale di contestazione da parte della Guardia di finanza di Orbassano, già oggetto di ricorso amministrativo proposto al competente Ispettorato del lavoro». Però nega che il blitz sia partito da segnalazioni dei dipendenti, visto che nei verbali si parla di attività "intrapresa d'iniziativa". E sottolinea come si tratti, se confermato all'esito del procedimento, «di una mera irregolarità formale che assolutamente non andrebbe ad inficiare la validità dei rapporti di apprendistato. Pertanto, nessun risparmio illegittimo ai fini retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali è stato mai conseguito da Piazza Italia. Né tantomeno il paventato importo di 1 milione e 200mila euro è riportato in alcuno dei verbali ricevuti. Così come la sanzione complessivamente comminata e già impugnata è di 23.200 euro».

Infine Piazza Italia conclude la sua nota specificando che «il rispetto dei diritti dei nostri collaboratori e delle norme poste a loro tutela ha da sempre costituito il cardine fondamentale della nostra politica aziendale».

 

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