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Il caso

Piscine abbandonate, ecco le due proposte il rilancio sportivo

Dai 13 milioni destinati al ripristino degli impianti del bob di Cesana i fondi per i cantieri

La vecchia piscina Sempione al coperto

La vecchia piscina Sempione al coperto

Rilanciare le vecchie piscine abbandonate del parco Sempione (in via Cigna), oggi occupate da sbandati, trasformandole in un centro sportivo, al servizio anche dei disabili. E' la mossa dell'assessore regionale alle Politiche sociali, Maurizio Marrone, che oggi ha presentato ai cittadini il suo personale progetto.

Un'idea mette le sue radici sullo studio dell'accordo da 865 milioni di euro per il Piemonte, siglato al Teatro Alfieri di Asti tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione, Alberto Cirio. Risorse provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione - Fsc 2021-2027, che saranno destinate a progetti di sviluppo infrastrutturale, economico e sociale della regione. E che porteranno, lo sappiamo, al rilancio degli uffici abbandonati dell’ex Giudice di Pace di via dei Mughetti, di proprietà del Demanio. 

«Ci sono due ambiti che potrebbero dare adito a un intervento di recupero - ha spiegato Marrone -. Da una parte c'è un fondo che potrebbe garantire tre milioni mentre dall'altra c'è l'opzione dei 13 milioni destinati al ripristino degli impianti del bob di Cesana. Se il progetto Olimpiadi saltasse si potrebbe pensare di re-investire in altro modo quei fondi»

Un problema da risolvere al più presto anche secondo il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, che nel frattempo si è portato avanti con interventi di potatura di tutta l'area attorno alle piscine. «E' un bene prezioso, purtroppo non è stato inserito tra i finanziamenti del Pnrr - rincara Lomanto -. Per questo bisogna studiare nuove strategie, al momento la situazione è molto complessa senza contare che l'ex piscina Rari Nantes ha problemi di stabilità e qui una demolizione (con ricostruzione) sarebbe forse la scelta più concreta».

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