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Il progetto

Giudice di Pace, ecco 5 milioni contro degrado e abbandono

Dopo 4 anni si studia il rilancio. L'obiettivo è cancellare occupazioni e raid vandalici

occupazione ex giudice di pace

L'occupazione nell'ex giudice di pace

Un accordo da 865 milioni di euro per il Piemonte, siglato al Teatro Alfieri di Asti tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione, Alberto Cirio, garantirà anche il rilancio degli uffici abbandonati dell’ex Giudice di Pace di via dei Mughetti, di proprietà del Demanio. Si tratta di risorse provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione - Fsc 2021-2027, che saranno destinate a progetti di sviluppo infrastrutturale, economico e sociale della regione. Cinque i milioni che saranno destinati alla riqualificazione e rigenerazione urbana del vecchio tribunalino. Che diventerà un centro per l’impiego.

Abbandonati da oltre quattro anni, gli uffici del Giudice di Pace sono diventati l’ultima frontiera del degrado e della paura. A Torino questo ente ha trovato casa per trent’anni alle Vallette, in una ex scuola di via dei Mughetti (l’ex don Orione-Quasimodo) poi abbandonata nel corso del 2019 causa trasferimento nell’ex carcere Le Nuove di corso Vittorio Emanuele II.

Ed è qui che comincia un’altra storia, una brutta storia verrebbe da dire. Il trasloco di montagne di scartoffie e documenti vari ha lasciato un vuoto mai colmato nel quartiere e quei locali, un tempo sinonimo di giustizia, si sono trasformati nel ritrovo di clandestini e vandali.

«Con i fondi della Regione - dichiara l’assessore al Bilancio, Andrea Tronzano -, si procede alla riqualificazione della struttura dell’ex Giudice di Pace, ridando al territorio un edificio storico e importante per il quartiere Vallette». «Felici di ridare al territorio una struttura abbandonata» così il vicepresidente della Circoscrizione 5 Antonio Cuzzilla e i consiglieri di Fi, Simona Borrelli e Antonio Canino.

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