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Il Calvario

Uccisa dai terroristi al Bardo, dopo otto anni arriva l'indennizzo ai famigliari

Per Antonella Sesino, dipendente del Comune di Torino uccisa nell'attentato al museo di Tunisi

La vittima

Antonella Sesino

Il riconoscimento dell'indennizzo destinato alle vittime di terrorismo sembra giungere a termine per i familiari di Antonella Sesino, dipendente del Comune di Torino uccisa nell'attentato al museo del Bardo di Tunisi il 18 marzo 2015. Il figlio Giacomo ha ricevuto la conferma dalla direzione regionale dell'Inps che l'iter è finalmente concluso. Il trattamento di fine servizio, maggiorato per legge di 10 anni, verrà liquidato nelle prossime settimane, quasi nove anni dopo l'attacco che ha causato la perdita di 21 turisti stranieri, tra cui due torinesi.

PANICO PER L'ATTACCO TERRORISTICO

Giacomo Sesino-Barbero ha commentato il momento come l'ultimo atto di una vicenda dolorosa, sottolineando che la priorità è voltare pagina e guardare al futuro, lasciando definitivamente alle spalle il passato. L'Inps del Piemonte ha chiarito che le procedure sono complesse e coinvolgono vari enti, ma la trasmissione della nota della Prefettura da parte del Comune di Torino ha consentito la liquidazione della pratica. 

ANTONELLA SESINO

Dopo un lungo carteggio con l'Inps, Giacomo Sesino-Barbero aveva lamentato il silenzio e i ritardi nel processo. La comunicazione della liquidazione giunge ora come una risoluzione rapida e pacifica, accolta con gioia dal presidente dell'Associazione italiana vittime di terrorismo (Aiviter), Roberto Della Rocca, che sottolinea il riconoscimento di una prerogativa giusta e sacrosanta da parte dell'Inps.

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