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La politica

Ecco come il Pd vuole battere Cirio e conquistare il Piemonte. Aspettando i Cinque stelle...

Il Partito Democratico ha lanciato "Allarme rosso Piemonte" e dato il via alla campagna elettorale

Ecco come il Pd vuole battere Cirio e conquistare il Piemonte. Aspettando i Cinque stelle...

Pronti a governare la Regione, con idee e fatti concreti. «Conosciamo le esigenze dei cittadini piemontesi e speriamo di riuscire a far convergere le altre forze politiche per vincere». In attesa del 4 gennaio, quando temi e progetti verranno messi sul tavolo e discussi con il M5s.

Con l’ultima conferenza stampa dell’anno, ieri la squadra del Partito Democratico ha lanciato «l’Allarme rosso Piemonte» entrando - di fatto - nel vivo della campagna elettorale.
Sei temi fondamentali, ha illustrato il capogruppo regionale Raffaele Gallo, «sui quali costruire il dialogo con le forze di opposizione. Sei allarmi che non trovano risposta neanche nelle scelte del Governo che, anzi, aggrava con l’ultima legge di bilancio la situazione del Piemonte».

Raffaele Gallo, capogruppo del Pd in Consiglio regionale

Si parla di sanità, liste d’attesa, diritto allo studio. E, ancora, Rsa e non autosufficienze, carenze del trasporto pubblico locale e consumo di suolo. Temi, sottolinea ancora Gallo, sui quali il Pd ha costruito la sua opposizione in questi quasi cinque anni di legislatura: «Frutto di un lavoro collettivo che ha visto ognuno specializzati su un tema, portando puntualmente critiche e proposte in Consiglio». E sui quali verrà elaborata la proposta politica per «cambiare questo Piemonte che sta andando sempre peggio. Il 2024 è una sfida tutta da giocare e da scrivere e molto dipende dalle scelte che faremo nelle prossime settimane e giorni».
Si snocciolano numeri, oltre alle difficoltà di un Piemonte che stenta a decollare a causa delle «scelte sbagliate della giunta». Si parte da sanità e ospedali, con i consiglieri Daniele Valle e Mauro Salizzoni. «Il presidente aveva detto che questo sarebbe stato l’anno dei progetti sbloccati e invece i nuovi ospedali restano sulla carta - dice Valle -. Il finanziamento Inail per gli ospedali di Cambiano, Ivrea, Pellerina, Savigliano, Vercelli e Alessandria cubano 1,6 miliardi di euro, il doppio dell’incremento in un anno. Dove troveremo i soldi per pagare questi canoni?».

«La situazione delle Molinette è allo stremo - chiosa Salizzoni -. Il 15% dei piemontesi va già fuori regione a curarsi e il fenomeno dilaga su Torino». Sulle Rsa: «Siamo tra le 4 regioni più anziane d’Italia. Circa 35mila piemontesi vivono nelle Rsa, ma abbiamo migliaia di persone in lista d’attesa nonostante abbiano le certificazioni di non autosufficienza - ha osservato Monica Canalis - e sono stati tagliati i fondi per le cure domiciliari».
Interviene poi il consigliere Diego Sarno, che definisce «impietosi i numeri per i voucher scuola la copertura delle spese per trasporti e libri include oltre 52 mila famiglie e sono 1.800 gli studenti universitari che hanno rischiato di non ricevere la borsa di studio Edisu: non capitava da 10 anni». Altri temi caldi il trasporto pubblico, «mancano 20 milioni sul fabbisogno - ha spiegato Alberto Avetta - con la penalizzazione delle zone più periferiche», e il consumo di suolo con una tendenza alla deregolamentazione del settore, osserva Maurizio Marello, con la legge 7 del 2022 che «permette di cementificare nel nome della ripresa del settore edilizio». Allarme rosso anche sulla legge di bilancio appena approvata dal Governo: «Dopo 7 anni vengono riproposti tagli a carico degli enti locali: 1,75 milioni alle Regioni pari a 350 milioni all’anno», chiudono i parlamentari Dem Anna Rossomando, Mauro Berruto e Chiara Gribaudo.

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