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TRAPIANTO RECORD

Partorisce e resta 24 ore senza fegato, la neo-mamma salvata alle Molinette

Iris potrà veder crescere la sua bambina grazie a un donatore di origini africane e alla bravura dei medici

trapianto molinette

Il trapianto è stato eseguito alle Molinette di Torino

Un piccolo miracolo di Natale è stato compiuto, proprio a ridosso delle feste, alle Molinette dove una neo-mamma deve la vita alla bravura dei medici e alla generosità di un uomo che, prima di perdere la vita in un incidente, aveva scelto di diventare un donatore di organi. Il suo fegato permetterà a Iris di veder crescere la propria bambina.

La donna, una sudamericana di 33 anni, prima di Natale si era presentata al pronto soccorso dell’ospedale Sant'Anna di Torino in preda a dolori addominali. Avendo riscontrato uno stato di sofferenza fetale, gli ostetrici ginecologi avevano proceduto immediatamente con il taglio cesareo. Tuttavia, dopo la nascita della bambina, ci si era resi conto che la situazione di Iris era estremamente grave a causa di un importante sanguinamento addominale proveniente dal fegato. L'organo era andato incontro a una rottura spontanea, nell’ambito di una cosiddetta sindrome HELLP, una patologia correlata alla gravidanza potenzialmente letale. Iris era quindi stata sottoposta a una prima operazione e poi trasferita alle Molinette.

Nel Centro Trapianto Fegato (diretto dal professor Renato Romagnoli), dopo ulteriori esami, si è appurato che la situazione clinica era assolutamente drammatica, con il fegato ormai compromesso da irreparabili multiple lacerazioni. Il solo modo per porre fine all'emorragia è stato quindi la rimozione totale del fegato, con temporanea derivazione del sangue della vena porta direttamente nella vena cava inferiore. 

Già dalla sala operatoria è partita la richiesta super-urgente del fegato di un donatore, e dopo meno di 3 ore si è trovato un donatore di gruppo sanguigno compatibile in Sicilia: un ragazzo di origine africana, deceduto in un incidente stradale, che già in vita si era dichiarato donatore presso la propria anagrafe. A quel punto è scattata una corsa contro il tempo e dopo poco meno di 24 ore dal momento della rimozione totale del fegato, Iris è stata sottoposta con successo all’impianto del fegato. E ora, dopo essere stata dimessa, è convalescente nella sua casa di Torino insieme, ovviamente, a sua figlia.

Commenta il professor Renato Romagnoli: "Questa bella storia di "buona sanità" suggella l'anno 2023, nel quale il Centro Trapianto Fegato ha raggiunto la vetta d'Europa con più di 4.013 trapianti di fegato eseguiti nella sua storia più che trentennale". Non il solo numero da record: "Il Centro nel 2023 ha battuto il suo stesso storico record italiano stabilito nel lontano anno 2005, arrivando alla straordinaria cifra di 184 trapianti di fegato, ovvero più di uno ogni due giorni. Un grande grazie a tutti i donatori ed alle loro famiglie ed a tutti gli operatori sanitari (medici e infermieri) e non sanitari che hanno reso possibile questo primato torinese". Allarga il discorso  il direttore generale della Città della Salute, Giovanni La Valle. "Anche nel 2023 la Città della Salute di Torino si è confermata l'Azienda ospedaliera che ha effettuato più trapianti in Italia con quasi 500 organi trapiantati. Ringraziamo le famiglie dei donatori e tutti i nostri numerosi operatori che per 365 giorni all'anno danno il loro fondamentale contributo per confermare e migliorare sempre questa nostra eccellenza".

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