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Il caso

Bambini lanciano bottiglie contro le auto: «Sono i soliti abusivi»

Fotografati mentre prendono di mira i mezzi in transito. I residenti: «Serve ripristinare l’ordine pubblico»

I bambini beccati a lanciare bottiglie contro le auto

I bambini beccati a lanciare bottiglie contro le auto

Prendono la mira e poi lanciano le bottiglie contro le auto in transito su via Bologna. Mentre qualcuno, alle loro spalle, urla e li invita a smettere. E’ l’ultima segnalazione (con tanto di foto) che arriva dalle case popolari di via e piazza Cimarosa, nel Regio Parco. Nel mirino ci sono ancora le occupazioni abusive che da queste parti (come in via Bologna e via Ghedini) continuano a rappresentare una criticità. Tra atti vandalici e l'abbandono di rifiuti.

Lancio di oggetti

Così capita anche di vedere alcuni bambini “divertirsi” sul marciapiede, mentre scaraventano oggetti (presi nelle vicinanze) contro le macchine di passaggio. Forse persino contro i mezzi del Gtt. Una fotografia impietosa, di certo non l’unica che arriva dalla zona nord di Torino.

«Più volte - racconta un’inquilina del vicino comprensorio Atc -, ci siamo affacciati, sentendo rumori strani, per invitarli ad andarsene e a smetterla. Ma tanto non ci ascoltano». Quando un’auto viene colpita, l’autore scappa via tra le tenebre (forse con una medaglia in più sul petto). «E’ tutta colpa di queste occupazioni abusive» lamenta un altro anziano che non vuole rilasciare nè nome nè cognome. Perché da queste parti il timore di ritorsioni è sempre all’ordine del giorno.

Ripristinare l’ordine

La segnalazione è stata fatta anche dalla consigliera della Sei, Verangela Marino. Mentre in tempi non sospetti anche il presidente Atc, Emilio Bolla, ha effettuato un sopralluogo. Colpito dalle lettere inviate dai cittadini.
«Abbiamo potuto constatare come le ripetute segnalazioni che ci giungono dai residenti si siano rivelate pienamente giustificate», ha commentato il presidente Bolla aggiungendo che le famiglie «vivono una situazione di estrema difficoltà a causa di diffusi e ripetuti episodi di microcriminalità». Da qui la richiesta di un ripristino dell’ordine pubblico. Al momento, dispiace per gli inquilini regolari, ancora utopia.

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