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IL MIRACOLO DI VILLANOVA
17 Gennaio 2024 - 07:59
Il piccolo Lorenzo nell'incubatrice a Ciriè
Il primo passo è la dichiarazione dello stato di adottabilità, arrivata in queste ore. Poi scatterà l’affido preadottivo e infine l’adozione: così, nel giro di poco più di un mese, il piccolo Lorenzo Abate avrà una famiglia che si prenderà cura di lui. Sempre che non si trovi la vera mamma, che potrebbe richiedere il bambino nonostante rischi l’accusa di tentato infanticidio per averlo abbandonato in mezzo ai rifiuti a Villanova Canavese.
Su questo fronte le indagini della Procura di Ivrea stanno proseguendo, cercando anche eventuali impronte o tracce di sangue sul sacchetto dov’era riposto il neonato. Che potranno essere confrontati anche con i risultati delle analisi sul cordone ombelicale e sulla placenta in cui il bimbo era ancora avvolto quando è stato trovato sabato sera. Resta soprattutto da capire chi l’abbia aiutata ad abbandonare il neonato e perché: fra le tante ipotesi vagliate in questi giorni, c’è anche quella che la donna sia stata costretta a separarsi da suo figlio. Forse perché protagonista di una brutta storia legata alla violenza o alla tratta. Anche se non si capisce come abbia potuto nascondere la sua gravidanza. Tutti elementi su cui sta lavorando Elena Parato, pubblico ministero a Ivrea, insieme ai carabinieri della Compagnia di Venaria Reale. Che propendono per l’ipotesi di almeno un complice, che avrebbe materialmente fatto il tragitto fino a vicolo San Giuseppe per lasciare il fagotto a due passi dal cancello di casa Laforet (la famiglia che ha sentito i lamenti del piccolo e ha chiamato i soccorsi). E’ andato lì apposta, sapendo che in quel punto nessuno lo avrebbe notato? Nel caso, sarebbe sicuramente una persona del posto o che almeno conosce il paese e i suoi vicoli.
Nel frattempo si è attivata anche la Procura dei minori, come previsto in un caso del genere: il pm di turno, Daniele Iavarone, ha fatto ricorso al Tribunale dei minori per chiedere la dichiarazione di adottabilità del piccolo Lorenzo. Con l’accoglimento da parte della giudice Muriel Ferrari, può partire il percorso che dovrà assegnare al neonato una famiglia e anche nuove generalità.
Il percorso dovrebbe procedere in modo spedito a meno che, paradossalmente, non venga trovata la mamma: in quel caso potrebbe anche rivendicare i suoi diritti e chiedere la sospensione della procedura per l’adozione, a prescindere dal procedimento penale a suo carico.
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