Un calcio in testa all'avversario che sviene, sei mesi di squalifica per il baby calciatore

Un calcio in testa all’avversario, che perde i sensi e sviene. Quando si risveglia, non ricorda più niente di ciò che è appena successo.

Sono scene da far west quelle di domenica scorsa durante la partita di calcio tra il Pecetto e la Fortitudo Occimiano, al campo di via Busello (Pecetto). Gioca la categoria Allievi Under 17, con tutti i giocatori minorenni.

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Il giudice di gara ricostruisce gli attimi concitati, motivando le pesanti sanzioni che ha stabilito. Al quindicesimo del secondo tempo, L.G., giocatore della Fortitudo, spintona il pecettese H.R. Quest’ultimo reagisce, sale la tensione e inizia il parapiglia. Accorrono i compagni di squadra, ma la colluttazione non si ferma. Anzi: precipita. H.R., rialzandosi, prende la mira e sferra un calcio a L.G. Un colpo forte, preciso, alla testa. Così violento che L.G. sviene e perde i sensi. L’arbitro sospende la partita, arriva l’ambulanza.

Dopo alcuni minuti, il giocatore si risveglia, ma non ricorda niente di cosa è appena successo. Viene ricoverato all’ospedale. «Siamo scossi da questo episodio gravissimo, che non ha giustificazioni né scusanti - prende le distanze il presidente del Pecetto Cristiano Albrigi -. Non so da cosa sia nata la rissa né mi interessa saperlo. Nulla può giustificare un comportamento del genere. Ne stiamo parlando con il nostro giocatore, la sua famiglia e tutta la nostra squadra».

Avete incontrato il giocatore della Fortitudo ferito per chiedere scusa? «No, ma speriamo di poterlo fare al più presto. Per noi lo sport è anche un momento educativo. Scene come queste non possono essere tollerate».

Il giudice ha preso provvedimento per entrambi i calciatori coinvolti. H.R., che ha sferrato il calcio letale, è squalificato fino al 5 luglio. L.G., da cui sembra sia arrivato il primo spintone, salterà le prossime cinque gare. Al termine dei soccorsi, la gara è stata portata al termine: 4-0 a favore della Fortitudo.

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