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Conti in rosso

Dopo Lapo, anche Ginevra. Che succede ai giovani Elkann?

La nipote dell'Avvocato è regista e titolare di due società cinematografica. E il fratello maggiore...

Dopo Lapo, anche Ginevra. Che succede ai giovani Elkann?

Estrosi, colti e cosmopoliti, creativi, ma un disastro nei conti. Così gli eredi dell'Avvocato Agnelli, anche se la cosa non vale certo per John Elkann - più finanziere e investitore che industriale, si sa -, bensì per i suoi fratelli minori Lapo e Ginevra, tutti e due alle prese con i problemi di bilancio e scelte drastiche da compiere.

Di Lapo, sempre lodato per la sua creatività e il suo coraggio - e si rimpiange che, anni fa, non si scelse di tenerlo più vicino alla sala dei bottoni della Fiat -, non si può certo dire che gli manchino le idee: la moda, le auto customizzate, la fondazione benefica per i bambini, il nipote favorito dell'Avvocato è un vulcano. Ma con i conti in rosso. Di recente, infatti, dopo aver già dovuto cedere la sua Garage Italia, ha avviato la liquidazione della Italia Independent, il brand degli occhiali di lusso, a causa della situazione finanziaria. Una decisione sofferta, di certo, per Lapo che, negli anni, ha dovuto fare robuste iniezioni di milioni di euro del suo capitale personale.

Senza arrivare a questi estremi, ma necessità di far quadrare i conti anche per Ginevra. Figlia anche lei del giornalista Alain Elkann e di Margherita Agnelli - la primogenita dell'Avvocato in guerra con i suoi stessi figli -, nata a Londra nel 1979, è direttrice della Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli al Lingotto di Torino, ma soprattutto regista e produttrice cinematografica. La sua seconda prova da regista "Te l'avevo detto" sarà in sala dal 1° febbraio, intanto però ci si concentra sulle sue società di produzione cinematografica passate da due a uno, per esigenze di costi.

La Asmara Films Srl, che lei controlla al 100% con un capitale sociale di 42mila euro, ha chiuso l'ultimo bilancio con perdite per 358mila euro, che unite al progresso fanno quasi mezzo milione di euro. Ginevra Elkann, mesi fa, aveva finanziato di tasca sua il ripianamento del passivo. La seconda società, la Good Films Srl, con capitale sociale di 50mila euro, risulta dall'ultimo bilancio disponibile in perdita di 346mila euro. Quindi, per non fallire con entrambe, meglio farne una sola.

Ecco quindi la decisione della fusione fra le due, costituendo - riferiscono le note societarie - "una piattaforma per ulteriori sinergie, riducendo i costi amministrativi e i costi generali nonché armonizzando la struttura decisionale e gestionale”.

Scelte difficili, per due personaggi sicuramente competenti e creativi. Per loro fortuna c'è la cassaforte di famiglia, presieduta dal primogenito John Elkann, la Dicembre che controlla la Giovanni Agnelli BV e di conseguenza Exor. I due fratelli Lapo e Ginevra ne possiedono il 20% a testa, quindi una rendita sicura. 

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