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Il caso
07 Febbraio 2024 - 10:00
Le urla disperate della signora si sono sentite in tutta la via: «Aiuto, sta bruciando la casa» gridava la donna di origine marocchina con i suoi due bimbi in braccio. Ad ascoltarla, in mezzo a tanti passanti, anche l’equipaggio di un’ambulanza che si trovava lì in un momento di pausa. I sanitari le hanno urlato di scappare subito: «Non posso, mio marito ci ha chiusi dentro a chiave».
Di fronte a quella risposta, i membri dell’equipaggio si sono guardati in silenzio per qualche secondo, poi hanno lanciato l’allarme e sono riusciti a salvare mamma e figli insieme ai vigili del fuoco.
Forse un cortocircuito
E’ la cronaca di una tragedia sfiorata quella successa in via Tripoli 1, intorno alle 18 di sabato. Quello che sembrava un incidente domestico, un piccolo incendio, nascondeva un pericolo enorme per quella giovane donna e i suoi bambini. Sulle cause dell’incendio indagano i pompieri ma, secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe partito da un cortocircuito. Di certo le fiamme sono partite dalla cucina e in pochi secondi si sono allargate alla tenda: a quel punto la giovane mamma si è accorta di essere chiusa dentro, così è corsa sul balcone e ha urlato per chiedere aiuto. Per sua fortuna c’erano quei sanitari, fermi lì per caso. Sono stati loro a lanciare l’allarme.
«Potevi ucciderli»
In pochi minuti sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco insieme agli agenti della polizia municipale, che si sono attaccati ai citofoni e hanno avvisato gli altri residenti. Così il palazzo è stato subito evacuato.
Proprio in quel momento è ritornato anche il marito della signora, che ha aperto la porta appena prima che lo facessero i pompieri. Ma non è riuscito a evitare le accuse dei soccorritori: «Potevi ucciderli», gli ha urlato qualcuno.
Intanto mamma e bimbi sono potuti uscire ed essere soccorsi dai sanitari: fortunatamente le loro condizioni non preoccupano nonostante il fumo respirato all’interno dell’appartamento. Nel frattempo i vigili del fuoco sono entrati e hanno domato le fiamme prima che avvolgessero completamente il soggiorno.
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