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Agricoltura & Finanza
12 Febbraio 2024 - 20:20
Chi sono i nuovi proprietari dei terreni agricoli italiani? Cosa spinge gli agricoltori a protestare come stiamo vedendo in questi giorni? E come sta cambiando il volto dell'agricoltura in Italia? Queste sono alcune delle domande cui cercheremo di rispondere in questo articolo.
GRANDI PROPRIETARI TERRIERI: UNA PICCOLA ÉLITE
In un paese dove esistono 1,1 milioni di aziende agricole, solo 240 mila hanno una superficie superiore ai 10 ettari. Una piccola élite, potremmo dire. Ma chi sono questi "nobili del terreno"? Tra questi troviamo nomi illustri come i Benetton, i Marchesi Antinori e le grandi compagnie assicurative come Generali e Allianz. Sì, avete capito bene, le assicurazioni. Tra le colture di grano e i vigneti, si annidano gli interessi di potenti corporation.
La holding di Generale si chiama Leone Alato e gestisce la divisione vitivinicola del gruppo, con 710 ettari di vigneti sparsi tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte e Toscana, e una produzione di oltre 5 milioni di bottiglie l’anno con 71 etichette, di cui 56 doc e docg, mentre un'altra divisione gestisce 8mila ettari in Italia e 7mila in Romania. Nel 2022 avevano raggiunto 35 milioni di euro di ricavi, con un patrimonio netto di 281,5 milioni.
Mentre i Benetton, come spiega Milano Finanza, posseggono la tenuta Maccarese, circa 3.100 ettari nel comune di Fiumicino, tra l’aeroporto e il litorale, con uno dei più grandi allevamenti di vacche da latte d’Italia, con 1.350 capi di bestiame e una produzione di 18 milioni di litri all’anno. Qui c'è anche il più grande mandorleto italiano. Nel 2022 i ricavi sono stati 16,7 milioni, mentre il risultato operativo è passato da 72mila euro a 1,1 milioni.
LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI: UNA QUESTIONE DI TASSE
Ma non tutto brilla sotto il sole della campagna italiana. Gli agricoltori sono sul piede di guerra, come ben sappiamo. Al centro delle controversie, come spesso accade, c'è la questione fiscale. Si parla di un possibile emendamento all'IRPEF, l'imposta sul reddito delle persone fisiche, che potrebbe modificare significativamente la tassazione nel settore agricolo. Ma cosa significa per gli agricoltori? E soprattutto, come influenzerà la loro vita quotidiana e la produzione agricola del paese?
Una delegazione dei contadini di "Riscatto agricolo" ha incontrato il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra. "Dopo anni di scelte appiattite su logiche di pseudo ambientalismo radicale o, vogliamo cambiare la politica comunitaria e vogliamo farlo in perfetta sinergia con chi nei campi ci vive e lavora - ha precisato La Pietra - è il momento di fare un cambio di passo sulla politica agricola comunitaria semplificando l'erogazione degli aiuti, scongiurando tagli finanziari, dicendo basta alla vergogna degli aiuti per non produrre".
Gli agricoltori della Langa e del Roero, in Piemonte, intanto stanno organizzando una mobilitazione generale per il 16 febbraio ad Alba, con una manifestazione e una sfilata di trattori nella cittadina "per chiedere più rispetto per il loro lavoro e condizioni migliori per il settore". Ribadiscono che "costi eccessivi, prezzi bassi e condizioni climatiche avverse hanno ridotto - se non azzerato - i guadagni di uno dei settori chiave del made in Italy. La situazione è ormai insostenibile, poiché nessuna iniziativa è stata organizzata fino ad ora dal settore, abbiamo deciso di far sentire la nostra voce, stanchi di veder vanificati i sacrifici di una vita e di veder compromesso il futuro delle nostre famiglie".
CAMBIAMENTI IN VISTA: L'AGRICOLTURA ITALIANA SI EVOLVE
Nonostante le proteste e le incertezze, l'agricoltura italiana sta cambiando. Si parla sempre più di agricoltura sostenibile, di innovazione e di rispetto per l'ambiente. Questo cambiamento non riguarda solo le tecniche di coltivazione, ma anche l'atteggiamento verso la terra e verso il lavoro agricolo. Gli agricoltori non sono più solo coloro che lavorano la terra, ma diventano custodi del territorio e del paesaggio, attori chiave nella lotta contro i cambiamenti climatici.
Ma al momento, come si è visto, cercare di sopravvivere al necessario cambiamento, e magari guadagnarci di che vivere, è affare solo per chi ha già i grandi capitali. E le mani nella terra non le mette.
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