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Il fatto

Detenuta appicca un incendio in carcere: sei agenti intossicate

La denuncia del sindacato Osapp: «Così non si può andare avanti, Meloni dichiari l'emergenza nazionale»

vigili del fuoco-giornale

Foto di repertorio

Scoppia un incendio in carcere e sei agenti finiscono in ospedale: è successo intorno alle 12.15 di oggi nel padiglione femminile del carcere di Torino, dove una detenuta straniera ha dato fuoco a due materassi perché voleva essere trasferita in una sezione a regime aperto.

Il fumo si è propagato in tutta la sezione e le agenti di polizia penitenziaria hanno dovuto evacuare tutte le detenute. Così sei di loro hanno respirato il fumo e sono state trasportate con due ambulanze nei pronto soccorso degli ospedali Maria Vittoria e Martini, dove sono ancora ricoverate per una probabile intossicazione.

Dichiara il segretario generale del sindacato Osapp, Leo Beneduci: «E' diventato impossibile lavorare al carcere di Torino, così come nell’intero sistema penitenziario italiano: il personale vive nell’assoluta assenza dei requisiti minimi di sicurezza e vivibilità lavorativa. Questo episodio dimostra che le richieste dei detenuti, in quanto spesso ignorate dai responsabili dall’amministrazione penitenziaria, hanno quasi sempre come conseguenza minare l’incolumità fisica degli agenti. Quindi ribadiamo al presidente del Consiglio Giorgia Meloni la richiesta di dichiarare lo stato di emergenza nazionale delle carceri e di designare un commissario straordinario che abbia capacità di riorganizzare il sistema penitenziario».

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