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L'ALLARME
15 Marzo 2024 - 19:20
Oltre all’automotive anche la produzione dei mezzi per il movimento terra è in difficoltà a Torino. A risentire della crisi è proprio Iveco che, tramite la sua controllata Fpt Industrial, ha recentemente lasciato a casa 111 giovani operai assunti con contratto di somministrazione e ha ridotto la produzione di motori di quasi un terzo.
Un altro duro colpo per l’industria di Torino, nonostante la presentazione del piano di investimenti dell’amministratore delegato Gerrit Marx che annunciato un investimento di 5,5 miliardi tra il 2024 e il 2028 nel campo della transizione energetica e dell’intelligenza artificiale, con l’assunzione di 400 ingegneri, nel nuovo polo Software e Analytics Lab in via Puglia 35. Il ceo di Iveco ha altresì dichiarato di voler continuare a investire nella fabbrica di Torino che costruisce motori con la realizzazione di componenti per modelli elettrici, quali assali e batterie.
Ma di fatto la produzione, come per Mirafiori, sta soffrendo. «Cnh ha ridotto le commesse a Iveco di circa il 30%» spiega il segretario generale Uilm Torino, Luigi Paone. «Purtroppo si tratta di un problema generalizzato, le difficoltà sono legate ai costi del denaro troppo alti e alle guerre che rendono l’export più difficoltoso».
Sull’occupazione Paone si dice comunque abbastanza fiducioso: «A fine marzo scadrà il contratto ai 111 giovani operai che lavoravano per Fpt e abbiamo chiesto all’azienda di tenerli nel loro hub. Un anno fa avevamo siglato un accordo per assumere 400 operai, i numeri nel complesso sono positivi, nonostante il momento critico e il calo produttivo in atto».
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Certo non sembra un bel segnale la vendita di Iveco della sua controllata Magirus, che produce mezzi speciali antincendio, al fondo tedesco Mutares. Magirus produce e vende veicoli e attrezzature specializzate, impiegando più di 1.300 dipendenti in Germania, Italia, Francia e Austria e nel 2023 ha contribuito ai ricavi di Iveco Group per circa 2 punti percentuali, registrando un adjusted ebit negativo di 35 milioni. Si prevede che l’operazione venga completata non oltre gennaio 2025. E a seguito della vendita i risultati di Iveco subiranno un impatto pari circa -115 milioni di euro nel primo trimestre.
Nel frattempo però il titolo è volato in borsa dopo la presentazione del nuovo piano di investimenti con un aumento del titolo Ftse Mib del +11,5% a Piazza Affari.
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