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La tragedia di Cantalupo
15 Marzo 2024 - 19:24
Il 11 dicembre del 2022, una notte come tante si è trasformata in un incubo orrendo per quattro famiglie di Alessandria. Un'auto, una Peugeot 807, guidata dal 23enne Marouan Naimi, si schiantò contro una villetta, non lontano dal passaggio a livello di Cantalupo Alessandrino, causando la morte di quattro giovani passeggeri. Oggi, il giudice ha condannato Naimi a quattro anni di reclusione, da scontare ai domiciliari e con sospensione della patente. Ma la sentenza ha lasciato un gusto amaro in bocca a molti, in particolare ai familiari delle vittime.
Alla pronuncia della sentenza, l'aula è stata pervasa da una tensione palpabile. I familiari delle vittime hanno contestato la decisione, con un'intensità tale da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. L'ombra di quella notte terribile aleggia ancora pesantemente, con l'assenza di Naimi e dei suoi parenti che ha aggiunto un ulteriore strato di dolore e frustrazione.
Le vite spezzate in quel tragico incidente appartenevano a Denise Maspi, 15 anni; Lorenzo Vancheri e Lorenzo Pantuosco, entrambi 23enni, che persero la vita sul colpo, e Vincenzo Parisi, 21 anni, che lottò per dieci giorni in ospedale prima di soccombere ai suoi gravi traumi. Altre due ragazze rimasero gravemente ferite, mentre Naimi, il conducente, ne uscì quasi illeso.
Difeso dalle avvocate Stefania Sandri e Maria Monti, Naimi fu arrestato poche ore dopo l'incidente, mentre si trovava ancora in ospedale. Il suo patteggiamento a quattro anni ha sollevato molte domande e ha alimentato un senso di ingiustizia tra i familiari delle vittime, che continuano a cercare risposte e a chiedersi come un evento così tragico abbia potuto accadere.
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