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L'ANNUNCIO

«Reattori nucleari nel 2030 in Piemonte e arrivano 5,7 miliardi per le rinnovabili»

Il piano del ministro all'Ambiente Gilberto Pichetto per abbassare i costi dell'energia

Piemonte leader nell'energia autoprodotta e nel 2030 arrivano i reattori nucleari

Sembrano essere due le strade del futuro dell’energia in Italia e in Piemonte. Da una parte l’implementazione delle fonti rinnovabili, dall’altra l’energia nucleare che vede Torino in prima fila nella sperimentazione grazie a New Cleo, la startup del nucleare. Lo ha confermato anche il ministro all’Ambiente, Gilberto Pichetto, che ieri è arrivato a Torino per la terza tappa del giro d'Italia alla scoperta delle Comunità Energetiche Rinnovabili organizzato dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con Gse e Unioncamere.

«Il Piemonte è la Regione con più configurazioni di autoconsumo: 4 Comunità energetiche e 23 gruppi di autoconsumatori, in questo territorio si concentra il 19% sul totale italiano» ha evidenziato il ministro durante la presentazione del piano al Circolo dei Lettori. «Il provvedimento sulle comunità energetiche impegna 5,7 miliardi e prevede la creazione di migliaia di comunità energetiche tra famiglie e imprese: il consumatore diventa produttore di energia e si ottiene un vantaggio di tipo economico».

Il Piemonte, oltre a essere la regione più attiva, è anche una di quelle che avrà i maggiori benefici dal piano del governo: «Il piano prevede il finanziamento del 40% degli impianti per i comuni sotto i 5mila abitanti e il Piemonte ne conta il 20% d’Italia, quindi ha un peso notevole».

La situazione nel resto d’Italia però non è altrettanto buona. «Abbiamo una produzione da fonti rinnovabili che è meno di un terzo rispetto a quel che serve al 2030, dobbiamo ribaltare la proporzione tra rinnovabili e fossili», ha spiegato Pichetto per cui «si determina la necessità di sviluppare tutte varie fonti che abbiamo e le Cer ci daranno una spinta, utile a produrre energia a costi più limitati, ma è necessario scegliere aziende serie per la realizzazione delle Cer, diffidando dalle offerte troppo generose e di imprese senza un solido retroterra».

Presente all’incontro anche il presidente della Camera di commercio di Torino, Dario Gallina: «Grazie al coinvolgimento di associazioni e imprese è nato il progetto pilota “CerTo” con l’individuazione di due possibili aree per la creazione di Cer nell’area urbana e nel canavese. Non solo: entro l’estate lanceremo un bando con voucher per imprese volti a incentivare la costruzione di nuove Cer sul territorio» ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Torino, Dario Gallina.

L’altra sfida energetica è quella del nucleare. «L’Italia è impegnata nella sperimentazione sulla fusione e fissione» ha spiegato Pichetto: «Sulla fissione - ha precisato - stiamo lavorando sui reattori di nuova generazione e a livello italiano ci sono studi importanti, compresa la città di Torino con Newcleo. Secondo gli esperti del Ministero che costituiscono la piattaforma del nucleare sostenibile, la fissione di quarta generazione dovrebbe essere pronta per la fine di questo decennio».

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