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L'ANNUNCIO

Nucleare a Mirafiori? Pichetto: «Perché no?»

Il ministro all'Ambiente: «Ogni reattore costa 2 miliardi, la produzione offrirebbe grandi ricadute occupazionali per il territorio»

Nucleare a Mirafiori? Pichetto: "Perché no?"

La produzione di reattori nucleari per rilanciare Mirafiori e il lavoro a Torino? "Potrebbe anche starci se Newcleo (la startup torinese che produce reattori nucleari di ultima generazione) va avanti. Questi piccoli reattori di quarta generazione costano 2 miliardi circa l'uno e porterebbero grandi ricadute occupazionali". A dichiararlo è il ministro all'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato da noi a margine dell'incontro sul nucleare organizzato a Palazzo Civico, a fronte dei 1.520 esuberi annunciati a Mirafiori. "Il nucleare - ha sottolineato il ministro - significa davvero un passo verso il futuro, stiamo lavorando con l'Università, con Newcleo, Ansaldo ed Enea. Abbiamo già commesse da 2 miliardi e il primo reattore finito potrebbe essere pronto a fine 2030". 

PAROLA D'ORDINE: SICUREZZA

La ricerca e la sperimentazione nell'immediato futuro riguarda proprio i piccoli reattori, "che danno maggiori garanzie di praticità e di sicurezza: l'ipotesi su cui sta lavorando Newcleo - ha spiegato il ministro - è quella col raffreddamento a piombo, se succede qualcosa il reattore si solidifica e non si corrono rischi. Non mi stupirei - ha aggiunto - che fra tre o quattro anni possa già esserci un prodotto". 

ENI INVESTE MEZZO MILIARDO IN USA

L'altro fronte di sviluppo dell'energia nucleare riguarda la fusione: "L'energia eterna e perfetta, ma avremo i risultati non prima del 2050 - ha spiegato il ministro, svelando che: "Eni, i cui dividenti sono statali, ha investito mezzo miliardo negli Stati Uniti, ed Enea ha finanziato iniziative da 165 milioni ed è impegnata a Frascati nella costruzione di un invertitore". 

LE RINNOVABILI NON BASTANO

Pichetto si è anche soffermato sul confronto con le energie rinnovabili: "Il nucleare dà continuità, a differenza delle rinnovabili, come fotovoltaico ed eolico che hanno bisogno del sole e del vento, e devono accumulare energia e occupano un grande spazio. Per intenderci - ha aggiunto - un piccolo reattore da 6 metri per 4 corrisponde a 5 milioni di metri quadri di rinnovabili". Il ministro ha poi espresso l'urgenza di: "Andare avanti con la decarbonizzazione perché la pianura padana è l'area più inquinata d'Europa". 

L'INCOGNITA DELLE SCORIE

Per quanto riguarda le scorie, Pichetto ha detto che: "Abbiamo già 50 siti in valutazione e abbiamo aperto aree militari. Già in questo momento stiamo producendo rifiuti derivati da scintigrafie e pet per 100mila metri cubi di rifiuti nucleari. Mentre i rifiuti ad alta intensità, per intenderci le barre, li abbiamo solo nell'ex impianto a piscina Avogadro a Saluggia, ma stanno tutti in una stanza". 

LE REAZIONI A "MIRAFIORI NUCLEARE"

La "bomba" sganciata dal ministro su Mirafiori ha suscitato forti reazioni da parte dell'opposizione. "La battuta di Picchetto Fratin sul nucleare a Mirafiori è ridicola ma è una strizzata d’occhio alla lobby dell’atomo e svela che anche il Governo sa di non poter contare su Stellantis" dichiara il vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Marco Grimaldi.  "Il futuro elettrico dell’automotive in Italia - aggiunge - al momento è fermo alla sola 500 elettrica prodotta a Mirafiori: continuare a dare credito alla favola di Tavares sulla centralità dell’Italia per Stellantis è una follia, perché Stellantis sta lavorando alacremente a spegnere ogni macchinario, senza passare da licenziamenti collettivi e senza rinunciare a chiedere incentivi finanziati con denaro pubblico". 

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