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14 Aprile 2024 - 00:03
Gli attacchi con missili e droni dall’Iran fanno salire la tensione nel nostro Paese. La nuova bufera che minaccia ilMedio Oriente , e la rappresaglia iraniana contro Israele, rischia di far finire in prima linea oltre 2.300 militari italiani. Sono uomini e donne impegnati in missioni di natura diversa – Onu, Ue o di coalizioni internazionali – che potrebbero trovarsi sotto le traiettorie del lancio di droni e missili minacciato dagli ayatollah o addirittura venire coinvolti in un progressivo allargamento delle ostilità. La preoccupazione che sale di ora in ora riguarda i mille caschi azzurri italiani di Unifil, l’operazione delle Nazioni Unite schierata al confine tra Libano e Israele. Hanno preso posizione lì dopo il conflitto del 2006, per tenere sotto controllo la fascia a ridosso del fiume Litani e dividere le avanguardie israeliane dalle milizie di Hezbollah. Da ottobre la zona è diventata il secondo fronte della sfida fondamentalista contro lo Stato ebraico, con scontri quotidiani che continuano a crescere di intensità.
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