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INSICUREZZA
14 Aprile 2024 - 18:44
Michele Maiorano, titolare di 100Montaditos
Piazza Carlina ritrovo delle baby-gang. Spaccio e consumo di droga, risse, violenze, minacce e scippi. Da un anno ormai non c'è pace per ristoratori e clienti dei locali dell'aulica piazza in centro, dove decine di ragazzini si ritrovano in gruppetti: alcuni sono stranieri ma non mancano gli italiani, spesso vestiti con capi firmati e a bordo di minicar, quelle che si possono guidare già a 14 anni. «Ogni venerdì e sabato sera è un inferno» si sfoga Michele Maiorano, proprietario di 100Montaditos, ristorante con dehor sulla piazza. Maiorano è stremato: «I miei dipendenti e mio figlio sabato si sono dovuti chiudere dentro al locale dopo l'ennesimo fattaccio, siamo sotto scacco di questi piccoli criminali». Infatti, nonostante l'uomo abbia assoldato uomini che si occupano della sicurezza, cercando di garantire ai clienti almeno la possibilità di terminare la cena seduti al tavolo, le telecamere di 100Montaditos continuano a registrare scene di violenza a pochissimi metri dal ristorante.
Lì, in quella piazza tra le più belle della città, a pochi metri dal comando dei carabinieri, alle prime luci dell'alba si contano "tappeti" di bottiglie di vetro, alcune integre e altre in cocci, rimasugli di nottate brave. Eppure ai 100Montaditos si serve l'asporto in plastica. «Vanno, a qualsiasi orario, dai mini-market etnici, comprano bottiglie di superalcolici che pretendono di consumare ai tavoli del mio locale, e quando gli viene impedito la situazione diventa pericolosa. Non sono ragazzi che accettano un "no"». Bottiglie che spesso diventano "armi" per minacciare altri ragazzi oppure vengono lanciate per aria, come quella che due settimane fa è finita - fortunatamente - ai piedi di un'agente della polizia locale che si trovava insieme a due colleghi proprio in piazza, a seguito dell'ennesima chiamata di Maiorano. «I vigili arrivano, vedono, si chiudono in auto, dopo poco se ne vanno». Forse troppo pochi per intervenire lì, dove i ragazzi si dividono in gruppetti - o "bande", come loro stessi avevano raccontato lo scorso febbraio alle telecamere di "Dritto e rovescio", programma televisivo che aveva dedicato un servizio proprio alle babygang torinesi. Maiorano cerca di vietare l'ingresso per evitare danni al locale, ma non sempre ci riesce: cosi i bagni sono spesso oggetto di devastazione. «Il mio general manager si è preso un calcio, gli uomini che pago per la sicurezza sono scherniti a più riprese. Non fanno in tempo a levare una bottiglia dalle mani di un ragazzino che questo ne ha già un'altra pronta. Qualcuno intervenga, prima che sia troppo tardi».
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