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Il caso

Parco Dora tra furti e spaccio, nel mirino anche la parrocchia

La denuncia del comitato Ingest. Danneggiate 12 auto in piazza Mattirolo

Parco Dora tra furti e spaccio, nel mirino anche la parrocchia

Parco Dora tra furti e spaccio, nel mirino anche la parrocchia

L’ultimo raid nella notte tra giovedì e venerdì, con dodici auto vandalizzate tra via Foligno e piazza Mattirolo e l’intervento delle forze dell’ordine su segnalazioni dei commercianti del quartiere Madonna di Campagna. Per chi vive a Torino nord, tuttavia, il copione è ormai lo stesso da giorni, forse da settimane. Finestrini rotti, vetri a terra, auto che portano i segni del passaggio di tossici e ladruncoli. «E’ una situazione che sta peggiorando a vista d’occhio» sottolineano i cittadini, sempre meno disposti a prenderla con filosofia.

Allarme che risuona anche dalle parti del rinato parco Dora dove il comitato Ingest denuncia continui problemi di spaccio, sotto la tettoia dello strippaggio, e furtarelli che colpiscono le attività e i mezzi in sosta. «Da un paio di mesi - spiega il presidente, Andrea Russo -, si ripetono danneggiamenti di veicoli parcheggiati lungo il triangolo via Nole-via Viterbo-via Livorno. Quasi giornalmente c’è un residente che segnala. E si sta intensificando lo spaccio sotto la tettoia». Non bastasse tutto ciò la scorsa notte ignoti sono entrati negli uffici parrocchiali del Santo Volto per rubacchiare qualche monetina. Lasciandosi dietro la solita scia di danni.

Sulla pagina Facebook del quartiere (e su quelle dei vari comitati) si sprecano gli insulti e le fotografie di macchine con lunotti ko e specchietti divelti. Oltre ad abitacoli messi sottosopra. «Hanno usato dei tombini, che poi lasciano regolarmente per la strada, e in un caso anche una pistola spara silicone» continua Russo. Quel che resta è un’emergenza senza fine che da tempo colpisce, a macchia di leopardo, quasi tutti i quartieri della periferia. Portando i cittadini a pensare di scendere nuovamente in strada: «se non li trovano le forze dell’ordine, li troveremo noi».

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