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IL CASO

L’allarme del Cottolengo: «Aumentano i malati a Torino e il personale è introvabile»

Il direttore dell’assistenza Amedeo Prevete: «La popolazione invecchia e la domanda di aiuto cresce ogni anno del 15%»

L’allarme del Cottolengo: «Aumentano i malati a Torino e il personale è introvabile»

Torino è sempre più vecchia, aumentano gli anziani poveri e malati ma il personale per curarli è introvabile. Bastano queste tre frasi per definire forse il più grande problema della nostra città, evidenziato dal Cottolengo, l’ente caritatevole per eccellenza attivo in tutto il Piemonte e tutta Italia, con la Piccola Casa della Divina Provvidenza come fulcro, fondata da San Giuseppe Benedetto Cottolengo il 17 gennaio 1828 in via Palazzo di Città a Torino, poi trasferita a Borgo Dora dove ha sede tuttora. E dove questa mattina, nella chiesa di via Ariosto, è stata celebrata la messa solenne dall’arcivescovo di Torino, Monsignor Roberto Repole, per i 90 anni dalla canonizzazione del santo che faceva i miracoli. Ce ne vorrebbero altri per guarire i tanti anziani malati bisognosi di assistenza che sono in costante aumento a Torino e in Piemonte. 

«Le domande di assistenza aumentano di circa il 15% ogni anno ma manca circa il 30% del personale che risulta introvabile» spiega il dottor Amedeo Prevete, presidente di Uneba, l’organizzazione di categoria del settore sociosanitario, assistenziale ed educativo, che gestisce, tra gli altri, i servizi di assistenza del Cottolengo che conta 420 posti letto solo a Torino e un migliaio in tutto il Piemonte: «La nostra organizzazione gestisce circa 10mila posti letto per anziani e malati in Piemonte, e conta circa 8mila addetti che si prendono cura di loro. Un numero - sottolinea - troppo basso considerando che per ogni malato ci vorrebbe almeno una persona incaricata dell’assistenza».

Anche per questo il presidente di Unebasta cercando di trattare con la Regione: «Chiediamo il rinnovo delle tariffe e del contratto di lavoro per poter far fronte a questa situazione che sta progressivamente peggiorando, a fronte del costante invecchiamento della popolazione».

Il problema dell’invecchiamento è riscontrato anche dal direttore del presidio sanitario del Cottolengo, l’avvocato Gian Paolo Zanetta: «L’età media dei ricoverati al Cottolengo aumenta di continuo, solo negli ultimi anni c’è stata una crescita di circa 300 pazienti anziani in condizioni di cronicità».

Il sindaco Lo Russo e il governatore Cirio con uno degli anziani del Cottolengo presso la chiesa della Piccola Casa della Divina Provvidenza

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