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l'arresto

Pistola carica e maschere di Carnevale: presa la coppia che rapinava i clienti al supermercato

Due rapinatori sono stati arrestati dai carabinieri. Le vittime sono state anche picchiate

Il materiale sequestrato dai carabinieri, tra cui pistole e la maschera

Il materiale sequestrato dai carabinieri, tra cui pistole e la maschera

Due rapinatori un po' "attempati", che hanno rispettivamente 75 e 65 anni, già noti alle forze dell'ordine. Che avevano pensato bene di rapinare due clienti fuori da un supermercato di Collegno, in viale Certosa. Ad arrestarli ci hanno pensato i carabinieri della compagnia di Rivoli, che li hanno presi in flagranza di reato alle 10 del mattino. Tra l'altro, il più anziano dei rapinatori avrebbe dovuto starsene a casa, in quanto sottoposto a misura restrittiva.

Tutto è partito con una chiamata al 112, con la centrale che segnalava un’aggressione ai danni di un signore nel parcheggio del supermercato di viale Certosa. Così una pattuglia della stazione carabinieri di Collegno, in servizio perlustrativo, è accorsa velocemente nella zona, trovando i due presunti autori del reato, entrambi camuffati con delle mascherine chirurgiche e dei cappucci. Uno dei due malviventi era armato di pistola e aveva il colpo in canna (nello specifico, una CZ calibro 40 Smith & Wesson, con caricatore di 15 colpi, rubata). La coppia di rapinatori tentava di allontanarsi dopo avere assalito due persone per rapinarle delle proprie auto e dei portafogli. In entrambi i casi, per fortuna, i reati non erano andati a buon fine per la resistenza delle vittime che, peraltro, sarebbero pure state picchiate (la prima vittima col calcio della pistola, la seconda è stata presa a pugni).

Perquisiti, i due sono stati trovati in possesso di altre munizioni, passamontagna, mascherine e una maschera in lattice, usate per travisarsi. Sono in corso gli accertamenti per verificare eventuali coinvolgimenti dei due rapinatori in altri reati. Gli arrestati, che dovranno rispondere in concorso dei reati di tentata rapina continuata aggravata, lesioni personali aggravate, porto abusivo di arma da fuoco e, per il più anziano, di evasione, sono ora nel carcere di Torino.

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