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Il caso

Auto di lusso e quadri falsi: arrestato in Montenegro il patron della De Tomaso

Gian Luca Rossignolo era latitante: ora dovrà scontare condanne per oltre 8 anni

Auto di lusso e quadri falsi: arrestato in Montenegro il patron della De Tomaso

È stato arrestato a Podgorica dalle autorità di polizia del Montenegro l'imprenditore Gian Luca Rossignolo, latitante e ricercato per una serie di condanne per una pena totale di otto anni e un mese: il reato principale è quello di bancarotta fraudolenta della società De Tomaso automobili spa di Grugliasco, fallita nel 2012 (con lui era stato condannato anche il padre Gian Mario, che oggi ha 94 anni).

La bancarotta era stata commessa anche ottenendo, con l'utilizzo di polizze fideiussorie false, dei finanziamenti indebiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Toscana per oltre 10 milioni di euro.

Il 55enne Rossignolo è accusato anche di commercio di opere d'arte contraffatte ai danni della Josef & Anni Albers Foundation, fondazione nata per tutelare le opere dei maestri Albers e dell'artista Piero Manzoni. 

Le indagini finalizzate alla cattura sono state condotte dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Milano ma il provvedimento di cattura era stato emesso dalla Procura Generale della Corte d'Appello di Torino. Sono stati attivati i canali di cooperazione internazionale di polizia tramite lo Scip (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia), rivelati determinanti per l'arresto di Rossignolo. L'imprenditore ha tentato di sottrarsi all'identificazione presentando dei documenti italiani contraffatti ma è stato riconosciuto e ora si trova in carcere in Montenegro, in attesa delle procedure per l'estradizione.

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