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L'inchiesta

Indagato un candidato del Movimento 5 stelle in Regione: ecco di cosa è accusato

Nei guai Marco Allegretti, ingegnere e ricercatore: «Faccio un passo indietro»

Indagato un candidato del Movimento 5 stelle in Regione: ecco di cosa è accusato

Marco Allegretti e il Tribunale di Torino

Due inchieste per un candidato: sembra il titolo di un film, è la realtà per Marco Allegretti, ingegnere e ricercatore universitario nella lista torinese del Movimento 5 Stelle. Che ora si è fatto da parte: «L’esigenza di chiarire al più presto mi induce a ritirarmi dalla competizione elettorale» fa sapere il 44enne Allegretti, con una nota inviata dopo che le due indagini sono diventate di dominio pubblico. Subito dopo ne arriva un'altra della candidata presidente, Sarah Disabato: «Questa decisione dimostra il suo profondo rispetto per le istituzioni e per il Movimento 5 Stelle. Un gesto raro di questi tempi, che condividiamo e apprezziamo».

Ma di cosa è accusato l'ingegnere/ricercatore? Le indagini sono due, partite dall'Agenzia delle Entrate e portate avanti dalla Guardia di finanza (che ha effettuato anche delle perquisizioni). E affidate, rispettivamente, alle Procure di Asti e Torino: Gabriele Fiz, pubblico ministero astigiano, si è concentrato sulla Alma Ingegneria mentre il fascicolo di Mario Bendoni, pm torinese, coinvolge più soggetti: società che ruotano attorno a due consorzi, Cifs e Cinfai, e alla EnviSens Technologies srl, una spinoff del Politecnico.

La prima inchiesta vuole vedere chiaro su 23 fabbricati ad Asti e 6 a Torino, che l'ex candidato avrebbe nascosto al Fisco per evitare una procedura di riscossione da oltre 2 milioni di euro. La seconda è più articolata e risulta incentrata sulla "rivendita" delle tesi di dottorato. Nello specifico, presunti progetti di ricerca dichiaratamente eseguiti dalle società di Allegretti e ceduti a terzi o utilizzati per ottenere crediti fiscali, visto che le attività di ricerca e sviluppo permettono di recuperare il 50% come credito d'imposta. Peccato che, secondo l'accusa, i progetti fossero tesi di studenti e dottorandi del Politecnico, crediti che poi venivano compensati dalle sue imprese o da terzi. In sostanza, le aziende avrebbero emesso delle fatture per operazioni inesistenti relativi a questi progetti di ricerca in modo da ottenere questi presunti crediti d'imposta "illeciti".

Si tratterebbe, dunque, di un maxi raggiro allo Stato e all'Agenzia delle Entrate: si parla di milioni di euro di credito ottenuto ingiustamente grazie a questi “pacchetti” ceduti alle imprese o detratti. Tutte accuse che il candidato grillino respinge: «Ho appreso di un’inchiesta che mi coinvolgerebbe ma sono certo della trasparenza del mio operato» esordisce il politico e presidente dell'Ordine degli ingegneri di Asti, nel mirino per il suo ruolo di consigliere in Finpiemonte. Dalla partecipata regionale, dov’era stato eletto in quota opposizione, era stato allontanato con l’accusa di scarsa trasparenza e di conflitto d’interesse. Tutto falso secondo Allegretti e secondo i Cinque Stelle, come confermato anche dal fatto che il pubblico ministero Giovanni Caspani aveva deciso di archiviare ogni accusa su quel filone.

«Sono convinto che anche questa inchiesta si concluderà favorevolmente per me e che, anche in questo caso, l’unico strascico giudiziario saranno le querele che sono stato già costretto a presentare per difendere il mio onore. Il rigore etico e la serietà professionale che mi caratterizzano mi spingono tuttavia a fare immediatamente un passo indietro. Non voglio mettere in nessun modo in imbarazzo il M5S e voglio evitare che possano essere usate queste illazioni per strumentalizzarne l’azione politica».

Il suo nome, però, comparirà comunque sui tabelloni e potrà essere scritto dagli elettori sulla scheda: ormai le liste sono state depositate. E intanto solo la notizia dell'indagine fa rumore. Soprattutto perché coinvolge il candidato di un Movimento che da sempre fa dell'onestà una bandiera. E ha attaccato gli avversari politici che venivano indagati, senza aspettare che ci fossero processi e condanne: «Ho appreso da fonti di stampa la notizia dell’inchiesta che coinvolgerebbe Marco Allegretti - commenta oggi garantista la candidata presidente, Disabato - Mi auguro che Allegretti, professionista serio e competente, possa chiarire ogni aspetto della vicenda nelle sedi opportune». Poi l'aggiunta sulla soddisfazione per il passo indietro del candidato, inserito nella lista torinese.

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