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Il fatto

Un altro incendio tra le baracche, a fuoco cavi elettrici e immondizia

Il rogo nell'area delle baracche abusive, a due passi dall’ingresso merci di Iveco

Un altro incendio tra le baracche, a fuoco cavi elettrici e immondizia

Un altro incendio tra le baracche, a fuoco cavi elettrici e immondizia

Una fitta coltre di fumo ha costretto i vigili del fuoco a intervenire in lungo Stura Lazio. Il fatto oggi, 10 giugno, alle 16 nell’area delle baracche abusive, a due passi dall’ingresso merci di Iveco. A fuoco cavi elettrici e immondizia abbandonata vicino alle sponde. Il fumo è arrivato fino allo stabilimento.

Sul posto sono intervenute quattro camionette dei vigili del fuoco che hanno domato le fiamme intorno alle 18.

Il precedente

Iveco, proprietaria di una parte dell'area, si era mossa lo scorso anno attraverso i canali istituzionali (e giudiziari) per ottenere il sequestro e lo sgombero dell’area. Nella speranza di portare avanti altri progetti di cui il Comune di Torino sarebbe già a conoscenza.

Così dopo qualche mesetto di attesa polizia, carabinieri, finanza e municipale sono intervenuti. Ma resta un grosso problema: il mancato abbattimento delle baracche. «Ci aspettavamo delle risposte che ancora non sono arrivate - così il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto -. Così i cittadini, e i lavoratori, continuano a vivere in balia di fumi tossici e degrado».

Gli orti abusivi

Proprio lì, vicino all’area dell’ex campo nomadi chiusa nel 2014, sono sorti nel tempo orti abusivi, casette spuntate dal terreno al posto di patate e pomodori e persino delle mini-serre nascoste tra le piante. A marzo del 2023 una trentina di soggetti di etnia rom romena, beccati a vivere all’interno di dieci rifugi di fortuna, erano stati denunciati per invasione di terreni ai sensi dell’articolo 633 del codice penale. 

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