l'editoriale
Cerca
Il Risiko bancario di provincia
03 Dicembre 2025 - 13:50
La partita per il futuro di Cassa di Risparmio di Asti entra nel vivo. La Fondazione Cr Asti, primo azionista con il 31,8%, ha messo nero su bianco un percorso che combina cessione parziale della banca e discontinuità nella guida. Obiettivo: rendere l’istituto più redditizio, rafforzare la politica dei dividendi e, allo stesso tempo, ridurre l’eccessiva concentrazione del patrimonio della Fondazione, come richiesto dal protocollo Acri-Mef. Passi spiegati dal presidente della Fondazione, Livio Negro.
Il rebus della governance
La ricerca dei profili chiave è già partita: Spencer Stuart è stata incaricata di selezionare i candidati per il rinnovo del cda atteso ad aprile. La Fondazione, che designa sette membri su tredici, punta a un amministratore delegato di alto profilo capace di imprimere una svolta industriale e a un presidente in grado di rappresentare al meglio la comunità. È un cambio di passo esplicito, dopo piani giudicati poco convincenti e con il mandato dell’attuale ceo Carlo De Martini in scadenza.
"C’è un tema evidente di redditività, - ha confermato Livio Negro a MilanoFinanza - che si ripercuote sulle cedole: le nostre sono ben più basse di quelle incassate dagli altri enti bancari, persino da quelli soci di istituti minori. Problema che può mettere a rischio il futuro della fondazione. Rischiamo l’erosione del patrimonio, danno di cui dovranno rispondere tutti i consiglieri, me compreso".
Il vincolo Acri-Mef e l'ipotrsi cessione
Circa l’80% del patrimonio della Fondazione è concentrato in Cr Asti. Il protocollo Acri-Mef impone di scendere al 39% nell’arco di tre anni. La via più lineare - ridurre drasticamente la partecipazione - comporterebbe però la perdita del controllo e il rischio di minore attenzione al territorio, avverte Negro. Per questo prende quota il dossier aggregazione: l’ente è pronto ad aprire un confronto con un istituto più grande, dotato di piani industriali più ambiziosi e di cedole più generose.
I più letti
L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@torinocronaca.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Massimo Massano
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..