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Il fatto

Agente preso a pugni in carcere: «É il Far West, ci vuole l'esercito»

Il sindacato Osapp all'attacco: «Siamo allo stremo, ci sono 400 detenuti di troppo»

Agente preso a pugni in carcere: «É il Far West, ci vuole l'esercito»

Ancora un'aggressione al carcere di Torino, dove l'altro giorno un detenuto di 20 anni ha tirato un pugno alla nuca a un agente, "colpevole" di avergli negato di uscire dalla cella e spostarsi per il padiglione B della prigione. Il poliziotto, un assistente capo, è stato trasportato d'urgenza con un'ambulanza del 118 all’ospedale Maria Vittoria di Torino e poi trasferito per ulteriori accertamenti San Giovanni Bosco: è stato dimesso ieri pomeriggio con dieci giorni di prognosi e l'obbligo di portare il collare.

«La situazione è fuori controllo in tutte le carceri piemontesi e italiane, peggio del Far West - denuncia ancora una volta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) - Il sovraffollamento è spaventoso: nel carcere di Torino, a fronte di una capienza di circa 1.090 detenuti, ne sono presenti circa 1.400. E il personale di polizia penitenziaria è allo stremo delle forze, non ce la fa più».

Beneduci parla di condizione grave ed entra nel merito: «Il personale non ha riposo a causa della gravissima carenza di organico: mancano circa 12mila unità a livello nazionale, di cui 204 solo a Torino. Di conseguenza, sono seriamente a rischio i diritti soggettivi, come ferie e riposi settimanali, e sono in forte aumento le assenze per malattia dovute al forte stress psicofisico. Gli agenti on riescono neanche a mangiare perché mancano i ricambi. Così si mina la salute degli uomini e delle donne della polizia penitenziaria».
La richiesta dell'Osapp è l'intervento del prefetto, oltre che un incontro con i vertici del Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap). Anche perché quella dell'altro giorno è la 29esima aggressione del 2024, con 32 agenti feriti: «Diciamo basta slogan e basta chiacchiere - conclude Beneduci - Serve l'esercito: bisogna inviare da subito almeno 60 unità in missione forfettaria per contenere l’ordine e la sicurezza interna dell’istituto».

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