l'editoriale
Cerca
I RITUALI DELLA POLITICA
22 Luglio 2024 - 19:30
L’atmosfera da primo giorno di scuola l’avrebbero vissuta, forse anche di più, sedendo al proprio scranno a Palazzo Lascaris - ad oggi ancora incerottato dai lavori in corso per la ristrutturazione - ma non si può dire sia mancato il clima della festa in quel tempio del “loisir” che sono diventate le Ogr per i neoletti consiglieri della Regione Piemonte. Appuntamento al Binario Tre dell’antica officina per la seduta d’insediamento in trasferta del Consiglio che Alberto Cirio, nel suo intervento programmatico, ha definito «casa dei cittadini». Non senza strizzare l’occhio alle minoranze con quell’atteggiamento «moderato ma non molle» un po’ da “sindaco” del Piemonte che, almeno sulle grandi questioni, potrebbe portare a obiettivi trasversali, più che allo scontro.
La XII legislatura - la prima a vedere eletto all’unanimità il presidente dell’assemblea, Davide Nicco di Fratelli d’Italia - parte dalle priorità indicate dal governatore e con l’emergenza sanità in cima all’elenco. Si comincia dalle liste d’attesa e da quella collaborazione con i privati che più di una volta ha fatto gridare, se non alla greppia, allo smantellamento del sistema pubblico. «Noi crediamo nella sanità pubblica e guardiamo a quella privata senza pregiudizi, in un rapporto complementare mai sostituivo» ha esordito Cirio, chiarendo fin da subito che l’aumento delle prestazioni sarà la “ stella polare” del mandato «per restituire il diritto alla salute ai cittadini».
Altra questione fondamentale è quella del lavoro e dell’attrazione di nuovi investimenti. A partire da quelli su Mirafiori «che fino a pochi anni fa rischiava di rimanere una scatola vuota» ricorda Cirio insieme con l’affaire Ilva e l’arrivo dei “microchips” con migliaia di posti di lavoro per creare «la benzina dell’intelligenza artificiale». Tecnologia a cui, non a caso, guarda già l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, per la riorganizzazione del Cup il cui vecchio appalto «che parecchi problemi ci ha creato» sta per concludersi.
Lavoro, però, nelle ultime settimane ha fatto rima con “sfruttamento” proprio in quelle Langhe che il governatore conosce bene e per cui il “Modello Saluzzo” diventerà un esempio da esportare nel resto del Piemonte. Sul fronte dei trasporti, invece, Cirio ha confermato l’intenzione di offrire gratuitamente il servizio di trasporto pubblico agli studenti con meno di 26 anni. Solo alcune delle questioni affrontate davanti al Consiglio, gran parte raccolte durante la campagna elettorale. Così da indicare anche un metodo di lavoro. «Noi dobbiamo continuare a parlare con i cittadini, perché dobbiamo continuare ad onorare il nostro impegno: il nostro non è un ruolo di privilegio, ma di servizio».
Sul governatore e la sua nuova giunta, però, resteranno puntati gli occhi delle minoranze. A partire dal Pd che promette un’opposizione ostinata come nei cinque anni passati. «Vigileremo» assicura la capogruppo Gianna Pentenero e sfidante di Cirio alle Regionali. «Affinché i provvedimenti rispondano alle vere esigenze dei cittadini de e siano strutturati in modo da consentire passi in avanti e non indietro».
Intanto si abbassa di quasi quattro anni l’età media dei consiglieri eletti a Palazzo Lascaris e che, a causa dei lavori in corso in via Alfieri, hanno partecipato alla seduta di insediamento alle Ogr. Circa 42 primavere tra “new entry” della politica e “volti storici” del centrodestra la XII legislatura si apre con la seduta presieduta dal più “anziano” degli eletti, Mauro Salizzoni (66 anni), già campione di preferenze per il Pd nel 2019 e a un passo dall’esclusione dalle liste “dem” nel 2024 nonostante poi sia arrivato secondo dopo Gianna Pentenero con circa 16mila voti.
La più “giovane” è, invece, Simona Paonessa del Pd (20 anni) alla quale segue in ordine d’età l’unica consigliera di Stati Uniti d’Europa, Vittoria Nallo (26 anni). Classe 1987, invece, Maurizio Marrone approda in Giunta (37 anni) mentre Davide Nicco - nato nel 1978 - con i suoi 46 anni viene confermato, come da attese, alla presidenza del parlamentino piemontese. Che si ringiovanisce anche con altri consiglieri come Roberto Ravello (43 anni) e Marina Bordese (41 anni) poco più giovani di Marco Gabusi, anche lui confermato assessore e nato nel 1974 come il segretario del Pd, Domenico Ravetti.
Tra i più giovani della lista “Cirio Presidente” c’è Marco Gallo (38 anni). Tra i “giovani” con maggiore esperienza all’opposizione, invece, Monica Canalis (44 anni) mentre Sarah Disabato, del Movimento 5 Stelle (34 anni) rappresenta ancora la generazione dei trentenni. Un nuovo corso, insomma, che ha già preso in mano le redini dell’assemblea, votando i primi incarichi e le surroghe dei consiglieri chiamati a ricoprire un incarico in giunta. Imprescindibile l’elezione del presidente che, per la prima volta nella storia della Regione Piemonte, ha raccolto consenso unanime sul nome di Davide Nicco, cui è seguita quella degli altri componenti dell’Ufficio di presidenza, i vicepresidenti Franco Graglia di Forza Italia e Domenico Ravetti del Pd insieme con i consiglieri segretari Fabio Carosso della Lega, Mario Salvatore Castello della Lista Cirio e Valentina Cera di Alleanza Verdi Sinistra.
«Il ruolo di presidente del Consiglio è una grande responsabilità che necessita di altrettanto impegno, equilibrio e tempo da dedicare per garantire in modo uguale ogni componente: maggioranza, minoranze e dipendenti. Noi siamo al servizio dei cittadini piemontesi» ha sottolineato Nicco. «Con il governatore Alberto Cirio e con la giunta non potremo che avere uno stretto rapporto di confronto e una collaborazione continua - spiega Nicco -, nel rispetto dei ruoli e dei compiti di ciascuno. Una condivisione di intenti e di programmazione dei lavori è essenziale per il funzionamento efficace dell'amministrazione regionale, prevedendo una programmazione puntuale dei lavori consiliari e la discussione delle proposte legislative».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..