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LA GRANDE RIPRESA
15 Agosto 2024 - 16:00
BARDONECCHIA, OGGI
L’alluvione è “solo” un brutto ricordo. In sintesi, ecco cosa raccontano commercianti, locals, e torinesi che ogni anno la scelgono come meta estiva. «Dello scorso anno ricordo che eravamo pronti per vedere i fuochi d’artificio. Quest’anno Bardonecchia è piena di vita, frequentata. È fresca. E si sta bene» raccontano Carlo e Salvatore appena tornati da un giro di compere. Gioacchino, che tra questi monti è nato, è felice di constatare che le persone non si siano spaventate e siano numerose in questi giorni. Marcello, proprietario del Kiriou, noto negozio che a Bardonecchia vende oggettistica da collezione è soddisfatto: «Direi che va tutto molto meglio. Dopo la catastrofe dell’anno scorso ci siamo ripresi brillantemente». Nel frattempo le strade di Borgovecchio che ospitano il mercatino della festa patronale sono piene di persone. Il clima è più che disteso, la gente sorride e compra volentieri dagli artigiani e dai piccoli produttori.
Nessuno sbuffa, niente spintoni «Siamo talmente felici di potere festeggiare quest’anno che facciamo anche volentieri le code! Oggi è doppia la festa, visto che lo scorso anno non abbiamo potuto farlo. Per questo San Ippolito non abbiamo fatto i fuochi però. Ma c’è stata la santa messa, i giochi dedicati ai più piccoli, la serata con il ballo liscio. E ballavano tutti, anche i giovani. L’anno scorso ci ha lasciato un prezioso insegnamento. Mai dare per scontato nulla, soprattutto le piccole cose!» afferma Valentina mentre passeggia con i suoi tre bambini e il marito. I ristoratori parlano di un netto miglioramento, al contrario di ciò che temevano. «È bello vederla così, Bardonecchia. Ci fa molto piacere. Per Ferragosto abbiamo diversi tavoli prenotati. Direi che tutta la settimana passata è da considerarsi positiva!» afferma Mimmo, responsabile del ristorante Cusine Royal. Tutti entusiasti, certo un pizzico di polemica non manca: qualche danno è ancora evidente, ci sono ancora palazzi ed edifici dove le macchie di fango sono rimaste sulle pareti, in particolare in via Medail.
Anche i ponti dove erano crollati i parapetti ancora non sono stati sostituiti in maniera definitiva. Restano anche diversi detriti da smaltire. E non ci sono stati indennizzi: il Comune si è occupato dei danni più urgenti, tirando fuori di tasca propria circa due milioni di euro. Il Governo aveva promesso aiuti ma i soldi non si sono ancora visti. «Penso che i bardonecchiesi sono stati bravi, hanno aggiustato un sacco di cose. Credo che la città però non sia più quella di prima e che se lo Stato avesse dato una mano, elargendo i fondi, oggi saremmo molto più avanti con i lavori da fare» commenta Daniela, dottoressa torinese che ogni anno passa l’estate a Bardonecchia
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