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LA STORIA

«Io, disabile sequestrato in casa da una settimana per un ascensore guasto»

Tyson, 25 anni, non esce più da almeno sei giorni e come lui almeno altre tre famiglie si trovano nelle stesse condizioni in un condominio Atc di via Pio VII

«Io, disabile sequestrato in casa da una settimana per un ascensore guasto»

Solo per salire quel centinaio di scalini che portano al sesto piano della palazzina Atc di via Pio VII 25, ci vuole un fiato, se non da atleta, almeno allenato. E guai a chi non ci riesce perché da una settimana, almeno, l’ascensore è di nuovo guasta con buona pace di chi, come Tyson A., si sposta su una carrozzina o, come alcuni suoi vicini di casa è immobilizzato in un letto. Già, perché proprio in questo palazzone popolare si concentrano le storie di numerose famiglie con almeno un disabile, assegnatarie di un appartamento che, sempre più spesso, si trasforma in una trappola.

Tyson, infatti, ha festeggiato il suo 25esimo compleanno, martedì, senza poter uscire. «Come potremmo portarlo giù? A spalle? Sono sessanta chili più la carrozzina» racconta il fratello Brandon che, ormai da giorni, sta cercando di fare intervenire un ascensorista. «Tutte le volte che capita siamo costretti ad annullare sedute di fisioterapia e visite specialistiche anche importanti, mio fratello ha appena subito un intervento e, proprio questo, non può saltarle. Specie se si pensa a cosa possa significare attendere un nuovo appuntamento». Un incubo, insomma, anche per mamma Mujiza, 75 anni, che ha ormai rinunciato anche a portare su la sporta della spesa. «Finché non riparano l’ascensore come facciamo?».

Innumerevoli le segnalazioni all’Atc e, a quanto pare, la soluzione starebbe in un intervento nemmeno troppo complesso: la sostituzione della “scheda madre” che dovrebbe arrivare dalla Germania. Ed ad agosto, si sa, che servirebbe un miracolo. Lo stesso che vorrebbero si verificasse la maggior parte dei condomini, asserragliati in casa al caldo. Pochi, infatti, sembrano propensi a uscire, vista la fatica di dover salire quelle rampe con quaranta gradi all’ombra. «Ancora una volta dobbiamo denunciare forte preoccupazione per lo stato di degrado di alcuni ascensori che da sei giorni gli inquilini non possono utilizzare» sottolineano dall’Ufficio H - Disabilità della Uilp Torino. A causare il danno sarebbero stati le forti piogge delle settimane passate. «Perché queste case hanno un sistema di tubature che, in caso di sovraccarico, scaricano accanto ai cavi dell’elettricità facendo saltare la corrente in tutto il condominio».

Immediata la replica del presidente Atc, Emilio Bolla che esprime «comprensione e vicinanza nei confronti di coloro che stanno vivendo una situazione di  difficoltà» a causa dell'inagibilità dell'ascensore. Si tratta di un problema che stiamo affrontando con la massima priorità. «La nostra Agenzia – spiega Emilio Bolla - è costantemente impegnata nel monitoraggio degli stabili che abbiamo in amministrazione e interveniamo con tempestività, nei limiti del possibile, per risolvere ogni problematica che ci viene segnalata. Purtroppo, i recenti eventi meteorologici estremi, caratterizzati da forti piogge, hanno causato danni significativi a diversi impianti ascensori, tra cui quello di Via Pio VII».

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