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Il "genio della truffa" di Torino torna a colpire gli automobilisti (due volte in due giorni)

Ricordate Filippo Cardullo, il "finto pedone" investito? Non ha perso il vizio. Ma sono arrivati i carabinieri

Filippo Cardullo, il truffatore che finge di essere investito, è stato arrestato

Filippo Cardullo, il truffatore che finge di essere investito, è stato arrestato

Ci ha provato ancora una volta ed è finito in manette. Messo agli arresti domiciliari, ha pensato bene di evadere e di tentare un’altra truffa delle sue. Venendo nuovamente arrestato dopo essere finito all’ospedale. Eccola servita l’ultima doppia disavventura di Filippo Cardullo, una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e, purtroppo, degli automobilisti di Torino. Il “genio della truffa” (per scomodare il famoso film con protagonista Nicholas Cage) ha 58 anni e di professione fa il giostraio. Ma è un soggetto parecchio noto alle autorità in quanto professionista della truffa del cosiddetto “finto pedone”. In pratica, Filippo Cardullo è solito simulare un investimento cercando prevalentemente anziani o donne sole al volante. Dopo aver individuato la vittima, il truffatore si lancia sul cofano della macchina, si rotola sull’asfalto e chiede infine i soldi, sostenendo di essere stato investito. «Mi hai fatto male, dammi i soldi e va bene così», la frase utilizzata. Così ha fatto numerose volte in questi anni a Torino e in passato è anche stato arrestato e processato.

Due giorni fa, il 58enne camminava nel quartiere Lucento, in via Val della Torre. Intorno alle 15.30 ha aspettato che una macchina passasse e ha tentato la sua solita messinscena. Al volante dell’auto c’era una donna di 56 anni, che si è ovviamente spaventata e per un attimo ha pensato di averlo investito davvero. E invece non era così. Cardullo però, dopo essersi rialzato da terra fingendo dolore ha chiesto alla donna la somma di 75 euro. Ma per sua sfortuna, nei paraggi stava transitando una pattuglia in borghese dei carabinieri della stazione Vallette, che l’ha arrestato. Dalla perquisizione, sono spuntati fuori anche alcuni “attrezzi del mestiere”, nello specifico una boccetta con del colorante rosso per simulare il sangue e un fazzoletto con sopra delle finte tracce ematiche. Finita qui? Non esattamente. Cardullo infatti ha violato i domiciliari e poche ore dopo in via Cibrario ha provato a truffare un altro automobilista, stavolta con la “truffa dello specchietto”, dandosi poi alla fuga. I militari del Radiomobile l’hanno rintracciato al Maria Vittoria, dov’è stato ricoverato per un presunto malore. Arrestato, non appena verrà dimesso per lui si apriranno le porte del carcere. Le accuse, ora, sono di truffa ed evasione.

Assistito dall’avvocato Alessandro Melano, oggi o al massimo domani ci sarà l’udienza di convalida. L’ultimo episodio che l’aveva visto protagonista risaliva ad aprile, in Crocetta. Cardullo aveva provato a truffare un’avvocata che però l’aveva riconosciuto. I carabinieri l’avevano denunciato per tentata truffa continuata e guida di veicolo con patente revocata a soggetto con avviso orale, mentre l’auto gli era stata sequestrata.

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