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«Ragazzi, uscite da qui», e un minorenne gli sferra un pugno in faccia e lo manda all'ospedale

Disavventura per Emilio, inquilino di una casa Atc a Barriera: «Quei giovani erano entrati abusivamente nel palazzo»

Emilio, inquilino Atc, si è preso un pugno in faccia da un ragazzino

Emilio, inquilino Atc, si è preso un pugno in faccia da un ragazzino

Dieci giorni di prognosi e altrettanti punti di sutura dopo il ricovero in ospedale. La sua colpa? Quella di avere mandato via dei ragazzini che erano entrati abusivamente nel condominio Atc e facevano baccano all’ultimo piano dello stabile di via Bioglio 16, palazzo popolare della periferia Nord della città.«Mi sono preso un pugno in faccia da un ragazzino che non avrà avuto 16 anni e sono finito all’ospedale», racconta Emilio, 51enne residente nello stabile. Poi aggiunge: «Abito in questo palazzo di via Bioglio dal 2012 e in questi anni i problemi sono stati tantissimi. Tra barriere architettoniche, vandali e danneggiamenti, oltre allo spaccio, qui non ce la facciamo più».

Il pugno in faccia
Erano le 21 di sera, quando Emilio ha sentito del frastuono provenire dall’ultimo piano del condominio Atc di via Bioglio 16. Sulle scale manca la luce e, all’ultimo piano, non abita più nessuno da molto tempo. Emilio è quindi uscito dal suo alloggio ed è andato a controllare cosa stesse succedendo. Arrivato all’ultimo piano dello stabile, l’uomo si è trovato di fronte un gruppetto composto da cinque ragazzini, tutti stranieri: tre ragazzi e due ragazze. Stavano fumando. «Dall’odore sembrava erba, non erano sigarette», dichiara Emilio. A quel punto, l’uomo ha intimato ai ragazzini di andare via. I cinque giovanissimi parevano acconsentire e inizialmente sono scesi dalle scale. «Poi però ad un certo punto si sono messi a ridere. Ridevano di me, così ho dato una leggera spinta a uno di loro», racconta lo sfortunato inquilino. Che per tutta risposta si è visto recapitare un pugno in faccia. «Un ragazzo mi ha sferrato un diretto in faccia, sono caduto per le scale e ho iniziato a perdere molto sangue. Per fortuna, i vicini di casa hanno chiamato i soccorsi». Ma oltre all’ambulanza, sul posto è intervenuta anche una pattuglia di carabinieri. I ragazzini, che parrebbero tutti minorenni, al momento sono stati solamente identificati dai militari. Emilio rivela: «Il giovane che mi ha sferrato un pugno, a mio parere, aveva qualcosa in mano. Forse un tirapugni, perché mi ha letteralmente aperto il sopracciglio, un dolore fortissimo». I sanitari del 118 hanno medicato sul posto il 51enne, che poi è andato all’ospedale San Giovanni Bosco per farsi refertare. Al termine degli esami, la prognosi per Emilio è di dieci giorni. «Ora andrò a fare denuncia dai carabinieri di Regio Parco», afferma lo sfortunato inquilino.

«Qui c’è il degrado»
A quanto pare, il gruppetto di ragazzini sarebbe riuscito ad entrare nello stabile popolare a causa del portone rotto. Così i cinque giovanissimi sono arrivati all’ultimo piano del condominio popolare. «Qui i problemi non mancano mai, ho fatto tantissime segnalazioni ad Atc in questi anni e l’Agenzia ha spesso mandato dei tecnici per effettuare le riparazioni», racconta Emilio. Un problema su tutti, per molto tempo, è stato il vano ascensore rotto. Di notte, i disperati ci venivano a dormire. E forse anche a fare qualcos’altro. Come drogarsi, ad esempio. Il nostro giornale, da tempo racconta i problemi degli inquilini di quei palazzi a Barriera di Milano. Molti degli abitanti di quegli appartamenti sono persone anziane, e ci sono anche inquilini disabili. Lo stabile è stato preda di vandali, diversi gli atti di vandalismo commessi soprattutto nei garage, con le macchine parcheggiate che venivano letteralmente smontate dai malintenzionati e pure adoperate come dormitori abusivi. E poi c’era (anzi, purtroppo c’è ancora) lo spaccio di sostanze stupefacenti e ci sono stati anche degli incendi dolosi. Ma ancora non c’era stato un pestaggio. Il povero Emilio, che è anche un lettore del nostro giornale, è l’ultima vittima dei soprusi dei malintenzionati. E’ finito all’ospedale e ne avrà per dieci giorni almeno. Ma quel che è peggio è che a prenderlo a pugni sono stati dei ragazzini che non sono nemmeno maggiorenni.

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