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Torino sfida Elon Musk: ecco il piano di Alenia per arrivare sulla Luna

Gli astronauti della missione "Axiom 3" in visita agli stabilimenti. Nel 2030 le prime case sul suolo lunare

Thales Alenia Space ha ricevuto gli astronauti di Axiom 3. E ora sfida Elon Musk

Thales Alenia Space ha ricevuto gli astronauti di Axiom 3. E ora sfida Elon Musk

La sfida a Elon Musk è già lanciata. Direttamente da Torino, per la precisione dagli stabilimenti di Thales Alenia Space e di Altec, che ieri pomeriggio hanno ricevuto la visita dei quattro astronauti della missione “Axiom 3”. Astronauti che per quasi un mese sono stati sulla Stazione spaziale internazionale. L’americano Michael Lòpez-Alegrìa, lo svedese Marcus Wandt, il turco Alper Gezeravci e il nostro connazionale Walter Villadei hanno girato l’intera base di strada Antica di Collegno. Un hub che manda direttamente in orbita Torino e l’Italia e che adesso si prepara a costruire le prossime case per andare prima nell’orbita bassa terrestre e poi nell’orbita e sul suolo lunare. «Stiamo costruendo la struttura principale dei moduli che devono essere adatti ad ospitare gli astronauti in futuro», ha spiegato Giorgio Cabodi, project manager di Axiom.

E ci sono già gli orizzonti temporali: la casa “Halo” verrà lanciata in orbita nel 2026, poi c’è l’obiettivo 2030. Entro quell’anno, dovrebbero arrivare le prime case sulla Luna per le persone. Un obiettivo che il consorzio Alenia condivide con un altro che di aerospazio se ne intende: nientemeno che Elon Musk. L’uomo più ricco del mondo e fondatore della compagnia aerospaziale SpaceX vuole infatti portare i turisti nello spazio e una delle “bandierine” vuole piantarla proprio sulla Luna. Per l’Italia e Alenia, arrivare sul suolo lunare (seppure con i soli astronauti, non con i turisti) prima di Musk sarebbe una soddisfazione.

Intanto però, Thales Alenia Space ha aperto le porte alla “crew” di astronauti di “Axiom 3”. Partiti dal John F. Kennedy Space Center, sono stati 21 giorni nello spazio di cui 18 a bordo della Stazione spaziale internazionale. Una missione durata dal 18 gennaio al 9 febbraio. A raccontarla è l’unico italiano della squadra, il colonnello dell’Aeronautica militare Walter Villadei, pilota: «E’ stata una grande emozione, ma anche uno sforzo importante sia dal punto di vista fisico che emotivo. Dopo mesi di addestramento, andare nello spazio viaggiando a 28mila chilometri orari non è stata proprio una passeggiata. Ma quando abbiamo aperto il portellone e visto la Stazione spaziale internazionale, tutta la fatica che avevamo fatto era stata ripagata». Villadei spiega poi la giornata-tipo in orbita: «Molto intensa, cadenzata. Dalle 7.30 del mattino fino alle 22 di sera. Dovevamo imparare anche a muoverci, a “fluttuare”». Il rientro è stato in acqua. Un ammaraggio, come avviene in questi casi, al largo delle coste della Florida.

Missione comandata da una leggenda del volo spaziale, l’americano Michael Lòpez-Alegrìa, ex Nasa. Che si è detto «emozionato» quando ha visto il nuovo modulo che Axiom e Thales Alenia Space stanno costruendo a Torino. Una città diventata una delle capitali dello spazio a livello mondiale, per un settore che in Piemonte ha un fatturato da un miliardo di euro. Così Walter Cugno, vicepresidente esplorazione spaziale Thales Alenia Space: «Abbiamo mostrato agli astronauti il modulo dove in futuro voleranno con “Axiom 3”. Sono andati sulla Stazione spaziale internazionale e nel prossimo futuro voleranno su questo modulo, primo blocco della stazione commerciale Axiom». La sfida a Musk è già partita.

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