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Disperato sale sulla gru, ecco cosa sta succedendo

Arrivano polizia e vigili del fuoco: trattative in corso per farlo scendere

Disperato sale sulla gru, ecco cosa sta succedendo

Era ancora buio quando quel 41enne marocchino ha scavalcato le recinzioni e si è arrampicato sulla gru all’angolo fra via Vidua e via Galvani, sopra il cantiere della scuola Pacinotti. Poi è rimasto lì per tre ore esatte: «Non mi fanno vedere i miei bambini» urlava a poliziotti e vigili del fuoco che si sono arrampicati a quasi 40 metri di altezza. Poi sono riusciti a convincerlo a scendere e a farsi accompagnare al vicino ospedale Maria Vittoria. Intanto è emerso che, a spingere il 41enne a questo gesto estremo, è stata la decisione di un giudice del Tribunale, che di recente ha disposto la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Non è chiaro, però, cosa abbia fatto l’uomo alla moglie o ai figli per essere allontanato.

Allarme alle 6.45

Secondo quanto ricostruito, a dare l’allarme è stato il responsabile del cantiere per la ristrutturazione della storica scuola Boncompagni, particolarmente conosciuta a Torino perché quella citata da Edmondo De Amicis nel celebre libro “Cuore”. Erano le 6.45 di ieri mattina e l’uomo era già sul braccio orizzontale della gru, sospeso nel vuoto a quasi 40 metri d’altezza. Le recinzioni del cantiere erano intatte, quindi è plausibile che l’uomo abbia scavalcato per entrare e arrampicarsi.

Gli operai e il capo cantiere hanno subito chiamato il 112 e nel giro di pochi minuti sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco e le volanti della polizia, oltre a un’ambulanza della Croce Verde di Torino e alla polizia municipale. I pompieri e i negoziatori della questura sono saliti sulla gru e hanno iniziato a trattare con il 41enne per farlo parlare e convincerlo a confidarsi con loro. Intanto via Vidua è stata chiusa al traffico mentre in via Galvani, dov’era visibile la gru, si è radunata una piccola folla di curiosi.

Ore di trattative

A chi è salito sulla gru, il marocchino ha raccontato che non poteva più rientrare a casa e vedere i suoi figli. Senza precisare quello che è stato poi appurato dopo, cioè che è stato un giudice a disporne l’allontanamento da casa. I negoziatori hanno ascoltato, hanno cercato di tranquillizzare l’uomo e, arretrando, sono riusciti a farlo entrare sulla torre e poi a farlo scendere. Erano più o meno le 9.45, tre ore dopo il momento in cui è scattato l’allarme. A quel punto il 41enne è stato affidato alle cure dei sanitari della Croce verde e trasportato al pronto soccorso del Maria Vittoria.

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