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La sentenza

Tempesta di richieste i funzionari del Comune: condannato

Per paura, un’impiegata aveva addirittura smesso di andare in chiesa. Assolto l’ex sindaco

Tempesta di richieste i funzionari del Comune: condannato

Nella foto, il municipio di Rosta e l'ex sindaco Andrea Tragaioli

Visite quasi quotidiane, decine e decine di e-mail, istanze, addirittura appostamenti in municipio: così un 69enne di Rosta perseguitava i dipendenti degli uffici comunali del suo paese. Un vero e proprio assedio, durato circa dieci anni e riconosciuto ieri dai giudici del tribunale di Torino: l’uomo, finito a processo per molestie e stalking nei confronti di una funzionaria comunale, è stato condannato a un anno e tre mesi con la sospensione condizionale della pena.

Secondo quanto ricostruito, il 69enne sosteneva che dal Comune non gli mostrassero gli atti che aveva richiesto su una questione edilizia relativa a un muro. E continuava a richiederne sempre di nuovi, sostenendo che quelli ricevuti in precedenza fossero diversi da quelli desiderati.

A un certo punto ha iniziato a puntare in modo specifico una funzionaria, architetto dell’ufficio tecnico: secondo l’accusa, il cittadino diceva e scriveva che l’addetta non fosse in grado di fare il suo lavoro. Anzi, che non sapeva fare nulla, che avrebbe dovuto dimettersi e che gliela avrebbe fatta pagare in tribunale. Alla fine l’architetto comunale, esasperata e spaventata dalle aggressioni verbali e dalle minacce, aveva smesso di fare la spesa nei negozi del paese e di frequentare la chiesa, arrivando addirittura a lasciare Rosta e traslocare a Rivoli.

In attesa di un possibile ricorso in appello del 69enne e del suo legale, Gianluigi Marino, la funzionaria può tirare un sospiro di sollievo insieme agli avvocati Maria Teresa Pizzo e Stefano Tizzani. Così come Andrea Tragaioli, ex sindaco di Rosta e Rivoli, assolto ieri per una contro denuncia legata alla vicenda del “molestatore”.

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