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Immigrati in piazza con sindacati e politica: «Chiudete questo edificio che cade a pezzi»

Sit-in di Cgil, Cisl e Uil sotto la pioggia in corso Verona. Il Comune: «Al lavoro per trovare una soluzione»

Manifestazione, sotto la pioggia, davanti all'Ufficio immigrazione di corso Verona

Manifestazione, sotto la pioggia, davanti all'Ufficio immigrazione di corso Verona

Comune e sindacati in piazza con i migranti. Questa mattina, giovedì 17 ottobre, si è tenuta una manifestazione di Cgil, Cisl e Uil davanti all’Ufficio stranieri di corso Verona, dove ogni giorno si formano lunghe file di extracomunitari. Gente che attende fino a due anni per ottenere un permesso di soggiorno e che il più delle volte viene mandata via anche se ha preso un appuntamento. In un edificio, corso Verona, che il Ministero ha già dichiarato inagibile. «Questo ufficio va chiuso, serve uno spazio adeguato che accolga le persone, con strumenti informatici, e la presenza costante di un mediatore culturale», afferma Elena Ferro, Cgil. «La situazione di corso Verona è inaccettabile. L'immobile è inagibile e vanno tutelati sia i poliziotti che ci lavorano, sia l'utenza», gli fa eco Paolo Ferrero, Cisl. «Non basta parlare di legalità, oggi rivendichiamo anche la dignità. La dignità delle persone che lavorano in questo posto e di quelle che ogni giorno fanno ore di fila interminabile. Se questa struttura è stata giudicata inagibile, vuol dire che c'è un pericolo sia per chi ci lavora, sia per chi viene ospitato», è il commento di Francesco Lo Grasso, Uil.

Insieme ai sindacati, questa mattina in corso Verona, sotto la pioggia, c'era anche il mondo politico. «Come amministrazione siamo vicini sia ai cittadini stranieri che ogni giorno si mettono in fila qui fuori, sia agli operatori della polizia. Con l'accordo della Circoscrizione 7 e del suo presidente Luca Deri, abbiamo dato disponibilità ad utilizzare l'edificio di corso Vercelli, sede circoscrizionale, che ha una parte inutilizzata. Ho personalmente partecipato a due sopralluoghi e al nuovo questore Paolo Sirna ribadiamo la disponibilità a trovare insieme delle soluzioni», ha affermato l'assessore Jacopo Rosatelli. 

«Siamo qui perché crediamo che sia ora di cambiare il sistema di gestione dell’immigrazione, a partire da questi luoghi. La destra crea l’insicurezza e poi ci marcia sopra, crea marginalità e poi la sfrutta», dichiara Sara Diena, capogruppo in Comune di Sinistra Ecologista. «Le deportazioni in Albania, i Cpr, le norme restrittive sulla cittadinanza e i ritardi nella lavorazione delle pratiche per i permessi di soggiorno e le richieste di asilo sono facce della stessa medaglia. La situazione di corso Verona è questa per una precisa volontà politica, quella di ostacolare e invisibilizzare le persone straniere», afferma la capogruppo in Regione per Avs, Alice Ravinale

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