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truffe online
26 Ottobre 2024 - 09:15
A sinistra, uno dei tanti messaggi dei truffatori. E gli utenti vanno a comprare le card di Steam
Inizia tutto con una richiesta di amicizia su Facebook. Una ragazza chatta con il malcapitato. Messaggi normali, poi più “spinti”. Quindi la richiesta: «Comprami una carta regalo e vieni al mio indirizzo, così staremo insieme». Eccola l’ultima truffa online, quella dei buoni regalo. A cascarci, purtroppo, sono stati tanti torinesi, ingannati da truffatori che li contattano costringendoli ad acquistare buoni regalo per coprire il pagamento di tasse, cauzioni, debiti o spedizioni di soldi vinti. Oppure vogliono denaro in cambio di qualche ora di sesso (che poi ovviamente non avverrà). Capita sempre più spesso. Quanto? Almeno una volta al giorno a sentire gli addetti ai lavori, cioè i dipendenti di GameStop o altre catene che vendono card da gioco come quelle di Steam.

Come avviene la truffa
All’utente arriva la richiesta di amicizia di una certa Jessica. Bellissima, racconta di vivere a Torino Sud. «Sono una madre single, abito con due figli. Ho divorziato da mio marito due anni fa», esordisce la fanciulla. Poi aggiunge: «Cerco qualcuno con cui divertirmi, vuoi venire da me?». L’ignaro utente, che già pregusta qualche ora di “passione” domanda l’indirizzo della ragazza. «Abito in via Stellone», la risposta di Jessica, che fornisce anche il numero civico. Che effettivamente si trova a Torino Sud. Ma prima dell’incontro “piccante”, Jessica ha una richiesta: «Puoi comprarmi due buoni regalo di Steam da 20 euro ciascuno per far giocare i miei figli?». E qui scatta la truffa. «Vai in via Nizza 262, fai in fretta. Il negozio chiude alle 20», incalza la giovane. O forse è meglio dire l’utente truffatore che si cela dietro al profilo della ragazza. Cosa c’è in via Nizza 262? Il complesso del Lingotto, dov’è appunto possibile acquistare la carta da gioco in un punto vendita, come GameStop o anche una tabaccheria, e cadere nella truffa. Il malcapitato ci casca e si reca sul posto, compra il buono e va all’indirizzo dove abiterebbe la ragazza. Ma in via Stellone non c’è nessuna Jessica e nessun incontro “piccante” in vista. A quel punto, il malcapitato scrive in chat alla ragazza. «Tesoro, gratta il codice e leggilo al telefono», la risposta della fanciulla. Se l’utente acconsente, il truffatore riscatta i soldi e alla vittima non resta che andare dalla polizia a fare denuncia (conservando però il buono regalo) perché i buoni digitali non sono rimborsabili.
Cifre da capogiro
Una truffa, questa, che avviene spesso con i buoni regalo di Steam, ma che può verificarsi anche con le carte di Apple o di Google. E siccome in via Nizza 262 oltre a tabaccherie e altri punti vendita c’è anche lo store della nota catena di videogame GameStop, capita spessissimo che le vittime della truffa vadano proprio lì a comprare i buoni. Una identikit della vittima preferita dai truffatori sul web? Di solito è un uomo anziano, intorno ai settant’anni, che si presenta in negozio e chiede i buoni Steam. «Li devo inviare, ho un amico all’estero», dicono spesso i clienti. Che ovviamente si guardano bene dal raccontare che dietro all’acquisto si cela una (inesistente) bella ragazza che promette una notte di sesso in cambio della card in regalo per i suoi figlioletti. «Quasi ogni giorno arriva qualcuno che vuole comprare le card da gioco», raccontano dal negozio. «Quando notiamo qualcosa di strano, chiediamo al cliente se conosce il funzionamento delle card di Steam. Certo, noi non possiamo impedire l’acquisto». Anche perché capita ovviamente che la compera la faccia un vero appassionato di videogame, e utilizzi il buono per giocare effettivamente alla PlayStation.

Purtroppo però molte volte non è così e le cifre che si spendono sono alte, a volte addirittura folli. Si parla infatti di 100 euro, 200 euro, 300 euro. «Due anni fa - raccontano sempre i venditori - un signore voleva comprare un buono regalo da 3mila euro». Una cifra da capogiro che poi sarebbe finita direttamente in mano ai criminali del web. Come difendersi? Chi ha subìto una truffa perché ha acquistato dei buoni regalo del portafoglio di Steam, senza ancora averli passati al truffatore, deve riportare i buoni al rivenditore presso cui li ha acquistati. Il rivenditore esaminerà i buoni per verificare se è possibile ricevere un rimborso. Solitamente i rivenditori accettano di rimborsare i buoni regalo del portafoglio di Steam già attivati, a patto che non siano stati riscattati da nessun account. Se invece la vittima ha già dato il codice al truffatore, deve conservare il buono regalo e la ricevuta di acquisto e segnalare alla polizia.
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